Famiglia nel bosco, le valutazioni nell’ordinanza sulla mancata riunificazione (per ora) a Natale: «Ignorata la bronchite acuta della figlia»

Una figlia della famiglia nel bosco aveva una «bronchite acuta con broncospasmo non segnalata e non curata dai genitori». Emerge anche questo nell’ordinanza degli stessi giudici d’Appello aquilani, che hanno rimandato ai colleghi minorili valutazioni sulle istanze portate dai legali di Catherine Birmingham e Nathan Trevallion. Perché hanno pesato anche le condizioni di salute con cui una dei tre piccoli è arrivata nella casa famiglia di Vasto lo scorso 20 novembre. A riportarlo è il Messaggero. Lo scorso 4 dicembre, dopo l’udienza di comparizione al tribunale per i minori dell’Aquila, i giudici si sono riservati e in molti si aspettano una decisione proprio in corrispondenza del Natale.
Manca la documentazione del primo anno di homeschooling della bambina
Sono 23 le pagine dell’ordinanza a firma della presidente Nicoletta Orlandi. Ci sono «apprezzabili sforzi di collaborazione» della famiglia per abbattere «il muro di diffidenza» precedentemente mostrato
ma anche criticità da un punto di vista sanitario. La Corte conferma la possibilità di avvalersi dell’istruzione parentale ma per la figlia maggiore non esisterebbe documentazione relativa al primo anno. E data la situazione scolastica attuale i giudici sollevano dubbi sui certificati finora ottenuti. «Va evidenziato come le valutazioni di idoneità contrastino in modo eclatante con le condizioni di istruzione verificate dopo l’inserimento in casa famiglia, ove è emerso che la bambina non sa leggere e scrivere, né in inglese né in italiano».
