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L’appello di De Priamo: «Emanuela sparì e lei fu l’ultima a vederla. Laura Casagrande dica ciò che sa»

21 Dicembre 2025 - 06:30 Alba Romano
emanuela orlandi laura casagrande indagata perche
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Il presidente della commissione d’inchiesta: «A noi, invece, disse di non averla vista affatto all’uscita della scuola, collocandola completamente fuori da quel contesto»

«Ci sono molti elementi per poter pensare che fosse una delle ultime, se non l’ultima, tra le amiche della scuola di musica ad aver visto Emanuela. Questo significa che potrebbe aver visto o saputo cosa ha fatto prima di sparire, e con chi eventualmente si sia allontanata». Andrea De Priamo, il presidente della commissione d’inchiesta sul caso Orlandi, è convinto di esser davanti a uno snodo importantissimo. L’iscrizione nel registro degli indagati per false informazioni ai pm di Laura Casagrande, studentessa del conservatorio dove la ragazza scomparsa nel giugno del 1983 studiava, potrebbe esser un punto di svolta su una vicenda lunga 40 anni. Ne parla a Repubblica il senatore di FdI: «Nell’immediatezza della scomparsa fu ascoltata più di una volta e disse di essere uscita dalla scuola insieme a Emanuela. Quando però l’abbiamo ascoltata in Commissione, il suo racconto è cambiato radicalmente: parlò di una sorta di amnesia, si allontanò completamente da quella scena».

Le due versioni coerenti, il cambio e l’avviso: la testimonianza sotto giuramento

De Priamo spiega che le prime due versione fornite da Casagrande alle autorità erano in qualche modo coerenti: «Emanuela arrivava a quella fermata. In una versione le avrebbe persino chiesto se dovesse prendere l’autobus, in un’altra l’avrebbe vista solo da dietro mentre camminava. A noi, invece, disse di non averla vista affatto all’uscita della scuola, collocandola completamente fuori da quel contesto. Allora mi feci portavoce di un sentimento condiviso dalla Commissione: le evidenziammo che avremmo potuto risentirla anche nella forma dell’esame testimoniale, con giuramento». «Abbiamo acquisito documentazione che confermerebbe in modo netto la possibilità che Casagrande sia stata l’ultima ad aver visto Emanuela», spiega il senatore che aggiunge che il passare del tempo potrebbe aver contribuito a offuscare il racconto di Casagrande. «Saremo in grado di documentare piste sbagliate o inventate. Con la cosiddetta pista di Londra lo abbiamo già fatto, e siamo convinti di riuscirci anche in altri casi», sottolinea a Repubblica.

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