Gli Usa negano i visti a cinque europei, c’è anche l’ex commissario Ue Thierry Breton: perché non possono entrare nel Paese

Gli Stati Uniti hanno deciso di negare l’ingresso nel Paese a cinque personalità europee impegnate nella promozione di una regolamentazione più stringente del settore tecnologico. Tra i nomi colpiti dal provvedimento figura anche quello di Thierry Breton, ex commissario europeo al Mercato interno. Secondo quanto riferito dal Dipartimento di Stato, le misure rientrano in un pacchetto di sanzioni motivate dal giudizio dell’amministrazione americana sulle iniziative portate avanti dai cinque europei. Le loro azioni vengono definite come una forma di «censura» e considerate «dannose per gli interessi americani».
December 23, 2025
A chi è stato negato l’ingresso
Thierry Breton, francese, ha ricoperto l’incarico di commissario europeo al Mercato interno tra il 2019 e il 2024, occupandosi in modo centrale delle politiche industriali e soprattutto della regolazione del settore digitale. Tra gli altri destinatari delle sanzioni, riferisce l’Afp, compaiono anche esponenti di organizzazioni non governative impegnate nel contrasto alla disinformazione e all’odio in rete: Imran Ahmed, Clare Melford, Anna-Lena von Hodenberg, fondatrice della Ong tedesca HateAid, e Josephine Ballon, attiva nella stessa organizzazione.
La regolamentazione delle piattaforme tecnologiche
Il riferimento è alle politiche europee di regolamentazione delle grandi piattaforme tecnologiche, in particolare quelle contenute nel Digital Services Act e nel Digital Markets Act, che negli ultimi anni hanno imposto nuovi obblighi a colossi statunitensi del tech su concorrenza, contenuti e tutela degli utenti. Il divieto di ingresso negli Stati Uniti segna un ulteriore irrigidimento nei rapporti tra Washington e Bruxelles sul tema della governance digitale, confermando come la regolazione delle Big Tech sia diventata un terreno di scontro politico ed economico sempre più sensibile tra le due sponde dell’Atlantico.
