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La pace, la Nato, il Donbass: di cosa parleranno Zelensky e Trump in Florida

27 Dicembre 2025 - 06:04 Alessandro D’Amato
ucraina zelensky trump incontro mar a lago russia putin
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Il congelamento della linea del fronte sul tavolo. L'articolo 5 della Nato per Kiev. Il problema della centrale di Zaporizhzhia. E la possibilità che Mosca faccia saltare il tavolo

Domenica 28 dicembre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontrerà Donald Trump a Mar-a-Lago in Florida. L’obiettivo è quello di chiudere un accordo per la pace tra Russia e Ucraina da sottoporre successivamente a Vladimir Putin. Alla base ci sarà il piano in 20 punti in versione riveduta e corretta. Prevede il congelamento della linea del fronte senza offrire una soluzione immediata alle rivendicazioni della Russia. Restano aperti due dossier decisivi di cui Zelensky parlerà direttamente con Trump: la questione territoriale e la gestione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. L’obiettivo è dare agli Usa una base per trattare con Mosca. Il pericolo è che fallisca anche questa iniziativa di mediazione.

Zelensky da Trump in Florida

«Abbiamo un programma fitto; si svolgerà nel fine settimana, credo domenica, in Florida, dove incontreremo il presidente Trump», ha annunciato ieri Zelensky. I colloqui partiranno dal Donbass e da Zaporizhzhia. Ma si discuterà anche delle garanzie di sicurezza che le potenze occidentali potrebbero fornire all’Ucraina. Zelensky «non ha nulla finché non darò la mia approvazione», ha avvertito Trump venerdì in un’intervista al sito web Politico. «Penso che andrà bene per lui. Penso che andrà bene perPutin», con il quale ha intenzione di parlare «presto», ha osservato. A differenza della versione originale redatta dagli americani e presentata più di un mese fa, il nuovo testo non include più alcun obbligo legale per l’Ucraina di astenersi dall’aderire alla NATO. Un segnale d’allarme per Mosca, che ha presentato questa questione come una delle cause della guerra.

La Nato

Per questo l’ok da Mosca sembra improbabile. Il nuovo testo «differisce radicalmente» da quanto negoziato tra Washington e Mosca, ha osservato il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, chiedendo un ritorno agli accordi precedenti, altrimenti «non si potrà raggiungere alcun accordo». Il piano ha al suo interno un accordo di non aggressione vincolante, un cessate il fuoco con monitoraggio della linea di contatto e allerta rapida in caso di violazione. Kiev vuole mantenere forze armate fino a 800 mila effettivi. E chiede garanzie di sicurezza fornite da Stati Uniti, Nato ed Europa secondo una formula “simile all’articolo 5”, cioè con un impegno collettivo a reagire a una nuova aggressione. Sebbene non insista più per ottenere l’adesione alla Nato, si oppone a un accordo che preveda la rinuncia per iscritto.

L’Ucraina, la Russia e l’Europa

Il piano prevede anche l’accelerazione del percorso di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea, con accesso preferenziale al mercato unico. Sulla centrale nucleare gli Usa ipotizzano una gestione congiunta della centrale che includa anche la Russia, mentre Kiev insiste su una partnership limitata a Ucraina e Stati Uniti. Zelensky ribadisce che un compromesso territoriale dovrebbe essere sottoposto a un referendum. Le elezioni si potranno tenere subito dopo la fine dell’accordo. Zelensky ha parlato con il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il segretario generale della NATO Mark Rutte. Downing Street, da parte sua, ha annunciato che il Primo Ministro britannico Keir Starmer ha parlato venerdì pomeriggio con il Presidente francese Emmanuel Macron e con Merz, riaffermando il loro obiettivo di una pace duratura.

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