Manovra, c’è l’accordo con Ue. Niente procedura di infrazione

Arriva l’ok da Bruxelles alle correzioni italiane per la manovra finanziaria. Ma è ancora scontro sui dettagli di pensioni e reddito di cittadinanza. Alle 13 Conte riferisce al Senato.

Nessuna procedura di infrazione legata al debito per il nostro Paese: al collegio dei commissari europei sono bastate poco più di due ore di riunione, questa mattina a Bruxelles, per esaminare l’accordo con il governo italiano sulla manovra.



A cambiare, rispetto ai contenuti della legge di bilancio, approvato con fiducia l’8 dicembre alla Camera sono stati quelli che i due vice-premier hanno spesso definito “i numerini”: il rapporto tra deficit e pil nominale è passato dal 2,4% al 2,04%; la previsione di crescita per il 2019 dall’1,5% all’1%; infine un aggiustamento del deficit strutturale.

Già ieri erano arrivati segnali positivi da Bruxelles, anticipati dal ministero dell’Economia, che aveva parlato di un accordo “tecnico” ma non ancora politico.
Ora bisognerà capire quanto concretamente il governo ridurrà i fondi per le misure cardine del programma elettorale di Lega e 5 Stelle: reddito di cittadinanza e quota 100. Stando alle dichiarazioni di Di Maio e Salvini il calendario dell’avvio di queste misure resta quello annunciato: febbraio per quota 100 e marzo per il reddito di cittadinanza.
Dettagli che potrà confermare o smentire il presidente Conte in aula al Senato, chiamato dalle opposizioni a riferire della trattativa con l’Europa. Il suo discorso è atteso per le 13.