Nasce Popdog, un’ottima notizia per gli amanti degli eSports

di OPEN

La startup è stata fondata da quattro veterani del videogioco competitivo americano 

Gli esport, i videogiochi competitivi, continuano a evolversi. Sul panorama si affaccia Popdog, una compagnia nata con 9 milioni di dollari in tasca e quattro pionieri del settore al comando.  


 


La compagnia vuole sviluppare tecnologie e prodotti per potenziare lo streaming live di eventi, case di produzione di videogiochi e talenti individuali. La centralità dello streaming non è casuale: a prescindere dalla piattaforma. Twitch è lo strumento principale di diffusione e di guadagno. Basti pensare che il torneo più importante di Dota 2, con un montepremi di poco superiore ai 25 milioni di dollari, ha accumulato più di 65 milioni di visualizzazioni su questa piattaforma.

 

Lo sforzo economico e organizzativo per creare eventi del genere è tutt'altro che indifferente.

 

 

Sono proprio questi gli eventi che hanno permesso ad Alexander Garfield, l'amministratore di Popdog, di raccogliere quasi 10 milioni di dollari dal primo round di investimento.

Garfield è un veterano degli esport: ha fondato una delle organizzazioni più vecchie e vincenti del Nord America, gli Evil Geniuses. Nata come un clan di Counter-Strike, storico sparatutto strategico della piattaforma Steam, l’organizzazione è rapidamente cresciuta, sponsorizzando team e giocatori attivi anche su altri titoli (come Dota 2, League of Legends, World of Warcraft). A oggi ha guadagnato più di 20 milioni di dollari solamente dalle competizioni, senza contare i proventi derivanti da altre attività (come la vendita di merchandising, attività di consulenza, media partnership).

Lo raggiungono alla guida di Popdog Andreas Thorstensson, campione del mondo di Counter-Strike e fondatore di un altro colosso dei team esport, SK Gaming; Niles Heron, consulente ed esperto di incubatori e acceleratori per startup; e Colin DeShong, partner storico di Garfield in due diversi team, Alliance e Evil Geniuses.

 

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I fondatori di Popdog

 

È evidente che Popdog vuole guadagnare rapidamente una posizione forte in un mercato più che fiorente e in costante crescita. Il 2018 è stato un anno particolarmente fortunato per gli esport: il valore complessivo del mercato mondiale è salito del 38%, raggiungendo i 905 milioni di dollari rispetto ai 655 del 2017 (e le previsioni indicano che supererà il miliardo di dollari per il 2020).

 

Ninja, uno streamer e giocatore di Fortnite con 11 milioni di follower su Twitch e 20 milioni su YouTube, ha entrate milionarie (non è l'unico) e ha coinvolto nel suo stream personaggi dello spettacolo come la popstar Drake.  

 

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Lo streamer Ninja

 

Non a caso, Popdog ha acquisito Loaded, la società che controlla sponsor, promozione e immagine di Ninja e altri streamer, affiancandole altre due risorse strategiche: NoScope, un servizio di analytics specifico per Twitch, e la divisione esport di Catalyst Sports & Media, che si occuperà di attrarre e consigliare nuovi investitori.   

  

Le manovre sul mercato americano degli esport si fanno sempre più complesse: basti pensare che la copertura finanziaria di Popdog arriva da Hong Kong, tramite la Makers Fund, e da Seoul, grazie alla Korea Investment Partners.
In Italia siamo ancora lontanissimi da scenari del genere ma se l'entità degli investimenti – e dei guadagni – a livello globale rimarrà questa, ben presto riguarderanno anche noi.