Conte, si faccia un regalo di Natale: cancelli la sovrattassa sul “Buonismo”

Quando Matteo Renzi arrivò al governo la prima cosa che fece fu la legge sugli 80 euro grazie alla quale stravinse le elezioni europee. A maggior ragione – avendo vinto sulle rispettive promesse le elezioni di marzo – Di Maio e Salvini hanno voluto una manovra che fosse imperniata soprattutto sul reddito di cittadinanza e su quota 100 per le pensioni. Era ed è perfettamente legittimo. La politica di governo è all'essenza proprio questo: promesse sociali che vengono mantenute e su cui si riscuote il dividendo elettorale. Ma quando si costruisce una manovra di governo su due promesse così impegnative dal punto di vista economico, per il peso che avranno sui conti pubblici, il problema è poi come trovare i soldi adeguati per farli quadrare, quei benedetti conti. E nella manovra appena votata al Senato, e che prima di fine anno sarà approvata definitivamente dalla Camera, tra gli aumenti di tassazione ce n'è uno che grida vendetta. È stata raddoppiata l'imposta sul non profit. In pratica il volontariato viene tassato come qualsiasi attività commerciale. Tutti sappiamo che attorno a noi c'è una rete del terzo settore che supplisce all'inadeguatezza dello Stato ad aiutare chi ha bisogno: bambini, poveri, anziani, malati, senzatetto, tossicodipendenti.
 


Le principali fonti di entrata del volontariato sono sempre le sottoscrizioni di chi vuole aiutare queste attività, perché ha toccato con mano il loro prezioso ruolo, o semplicemente per bontà. Ecco, io voglio sperare che questo ingiustificabile raddoppio della tassazione al non profit sia una svista dettata dalla fretta di fare cassa, e non una punizione nel mucchio di quello che viene bollato come "buonismo". Per una manovra votata nei giorni di Natale sarebbe un marchio di infamia. Di Maio e Salvini sono stati votati dalla maggioranza di coloro che sono andati alle urne il 4 marzo. Il loro governo, pur se lontano dall'impegno sulle alleanze fatto con gli elettori, è perfettamente legittimato a operare nel senso del loro contratto. Ma misure come quella che ho appena descritto non stanno né in cielo né in terra. Presidente Conte, vicepremier Di Maio e Salvini, fate un regalo di Natale a voi stessi e a tutti gli italiani per bene: impegnatevi a cancellare con la prima legge dell'anno nuovo quella macchia che deturpa la vostra "manovra del cambiamento". Grazie e auguri.