Esplorazione spaziale e non solo: il 2018 è l’anno degli italiani

L’anno appena concluso potrebbe essere ricordato come l’anno in cui gli italiani si sono distinti per il loro contributo nella ricerca scientifica, in particolar modo nell’esplorazione spaziale

Il 2018 è stato un anno speciale per i ricercatori italiani. I nostri scienziati sono riusciti a fare cose che prima d’ora potevamo leggere solo nei libri di fantascienza. Si sono messi a comunicare con i fotoni nello Spazio, hanno trovato una fonte d’acqua al di sotto del Polo Sud di Marte. Ancora, Marica Branchesi, astrofisica, ha “ascoltato” le onde gravitazionali, finendo persino nella copertina del Time tra le 100 persone più influenti al mondo.


Acqua liquida sotto i ghiacci di Marte

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È italiana la scoperta di un grande lago sotterraneo situato nel Polo Sud marziano. Si trova ad una profondità di 1,5 km. La ricerca ha coinvolto un team di 22 scienziati ed è stata frutto dell’analisi dei dati raccolti dalla sonda della missione europea ExoMars.

Medaglia Fields ad Alessio Figalli

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Viene definita il “premio Nobel” dei matematici, la medaglia Fields viene consegnata a chi si è distinto nello studio della matematica. Nel 2018 il premio è stato consegnato ad Alessio Figalli. Matematico, 34 anni, vanta già la pubblicazione di 3 libri e oltre 100 articoli scientifici.

Comunicazioni quantistiche

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Il team di ricerca QuantumFuture dell’università di Padova è riuscito, sotto la guida di Paolo Villoresi, a effettuare una comunicazione quantistica con dei satelliti in orbita ad una quota di 20mila km. Le implicazioni nelle comunicazioni del futuro e nei viaggi spaziali saranno notevoli.

Ricerca italiana scagiona gli Ogm

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La più ampia revisione degli studi sulle coltivazioni Ogm è stata compiuta da un team di quattro ricercatori italiani della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Si concentra in particolare sul mais Ogm, ed è riuscita a scagionare questo genere di colture da tutte le accuse dopo l’analisi incrociata di oltre 6mila pubblicazioni. I risultati sono stati raccolti su Scientific Reports.

Marica Branchesi “ascolta” le onde gravitazionali

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Marica Branchesi è considerata dal Time tra le 100 persone più influenti al mondo. Assistant Professor presso il Gran Sasso Science Institute dell’Aquila, ha raccontato in una conferenza stampa tenutasi a Washington, in che modo ha “ascoltato” le onde gravitazionali. Si tratta di un evento storico che cambierà il modo in cui studieremo l’universo in futuro.

Luca Parmitano comandante della Stazione spaziale

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L’Ente spaziale europeo (Esa) ha comunicato che Luca Parmitano sarà il prossimo comandante della Stazione spaziale internazionale (Iss). Si tratterà del primo italiano a ricevere quest’incarico. Entrato in servizio nel 2009, diviene così il sesto astronauta italiano ed il quarto ad abitare nella Iss. Non solo, è stato anche il primo astronauta ad aver eseguito una passeggiata extra-veicolare attorno alla Stazione spaziale internazionale.

Il catalogo stellare di Gaia

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Se la missione Gaia ha compiuto da poco 5 anni di attività lo deve anche al prezioso contributo degli scienziati italiani. Ad oggi si è riusciti a catalogare e mappare miliardi di stelle presenti nella nostra galassia e, l’Italia, ha contribuito con l’appoggio dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).