Mattarella, il discorso di Capodanno: “Ora confronto sulla manovra”

Il messaggio dal Quirinale non ha risparmiato stoccate alla maggioranza: “Bisogno di unità non è buonismo”

Il discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nonostante il tono molto formale tipico del messaggio di fine d’anno, non ha lesinato gli accenni critici al governo e al tono complessivo della comunicazione giallo verde. A cominciare dal come è stata approvata la manovra finanziaria. Un’approvazione senza confronto interno che ha controfirmato solo per evitare l’esercizio provvisorio, ha detto il presidente: “La mancanza di confronto con i corpi sociali chiede ora una nuova verifica. Mi auguro che il governo trovi il modo di confrontarsi sul contenuto”.


Più in generale, il presidente ha parlato del “bisogno di unità” che percepisce dal Paese: “Sentirsi comunità significa pensarsi dentro un futuro comune, ciascuno di noi è protagonista del proprio futuro,   vuol dire rifiutare astio e intolleranza”. Nessun buonismo, dice Mattarella: “Ci diranno che è retorica dei buoni sentimenti e che bisogna pensare soprattutto alla sicurezza. Certo la sicurezza è condizione di una esistenza serena. Significa rispettare le regole del vivere comune, nelle zone delle mafie e dove la legge non è osservata”. Spazio alla società civile dunque, e sì alla scelta di cancellare la tassa sulla bontà. E nessuna tolleranza per gli estremismi, specie se si mischiano alle manifestazioni sportive.


Altra stoccata al governo quella che riguarda le forze armate e dell’ordine. Ringraziate per il loro lavoro, per la solidarietà civile che portano anche a persone sole. Proprio per questo, dice il presidente Mattarella, non possono essere usate per riparare le buche della capitale: : “Non possono assolvere compiti non compatibili con la loro alta specializzazione”. Infine, l’augurio non solo agli italiani ma ai “cinque milioni di immigrati che vivono, lavorano, studiano e fanno sport nel nostro paese”.