Burkina Faso, italiano rapito: una breve scheda sulla situazione politica nel Paese

Una coppia di amici, lui italiano, lei canadese, è scomparsa nel Burkina Faso lo scorso dicembre. Da allora non si hanno più loro notizie. Ma cosa sta accadendo all’interno del Paese? 

Il 15 dicembre scorso Luca Tacchetto e Edith Blaisi sono sono scomparsi in Burkina Faso. I due amici, partiti dal Veneto in macchina, dopo aver fatto tappa in Francia, Spagna, Marocco, Mauritania, Mali e Bobo-Dioulasso, la seconda città più grande del Burkina, avrebbero dovuto raggiungere il Togo per partecipare come volontari alla costruzione di un villaggio. Da allora non si sono più avute loro notizie. Ma cosa sappiamo della situazione del Paese? Ecco una scheda per capire le dinamiche politiche ed economiche all’interno del Burkina.


Politica

Il Burkina Faso è uno dei paesi più poveri del continente africano. Ha circa 17 milioni di abitanti, una superficie paragonabile a quella dell’Italia e la sua aspettativa di vita media è inferiore ai 50 anni. Ex colonia francese, è ancora molto legata a Parigi che continua a intrattenere rapporti stretti con il paese nonostante l’indipendenza ottenuta nel 1960. Nel 2014 un colpo di stato ha deposto il lungo regime autocratico del Presidente Blaise Compaore, che è stato costretto a dimettersi dopo 27 anni al potere a causa di pressioni da parte di fazioni dell’esercito e dalle proteste di piazza.


Un anno dopo il 29 novembre 2015 le prime elezioni libere del Paese hanno visto salire al governo Roch Marc Christian Kaboré. Da allora il Burkina Faso è stato destabilizzato da diversi attentati jihadisti. L’ultimo, e il più significativo, è stato quello del 2 marzo 2018 all’ambasciata francese e al quartiere generale dell’Esercito nella capitale Ouagadougou. Nell’attacco sono morte 30 persone, tra attentatori e civili, 80 i feriti. L’attentato era stato rivendicato dal gruppo Jama’at Nusrat al-Islam wal Muslimeen (Supporto all’islam e ai musulmani – JNIM), affiliato di al Qaeda nel Maghreb islamico.

Secondo alcuni, l’intensificarsi degli attentati di matrice jihadista sarebbe dovuta alla presenza di molti soldati francesi, a seguito dell’operazione Barkhane,che ha visto il dispiegamento di quattromila uomini per il contrasto al terrorismo. Inoltre, il caos libico scatenatosi nel 2011 e la guerra civile del vicino Mali cominciata nel 2013, avrebbero fatto da catalizzatori auna sempre più crescente attività jihadista non solo nel Burkina Faso, ma in tutta la regione del Sahel.

Lo scorso 31 dicembre, il Presidente si è visto costretto a dichiarare uno stato di emergenza a seguito dell’uccisione di dieci soldati in prossimità del confine con il Mali; l’attacco è stato rivendicato sempre da Jama’at Nasr al-Islam wa al-Muslimin, un raggruppamento formatosi nel marzo 2017, guidato da Iyad Ag-Ghani, alleato di al-Qaeda e dei talebani in Afghanistan. Il 5 gennaio invece, 46 persone sono rimaste uccise negli scontri avvenuti nelle regioni centrali del Paese.Gli scontri erano scoppiati il primo dell’anno in seguito a un presunto attacco jihadista al villaggio di Yirgou, e hanno scatenato una serie di rappresaglie.

Economia

Il Burkina Faso è uno dei Paesi più poveri del mondo. Le Nazioni Unite lo collocano alla 183a posizione, su 189 Paesi, nella classifica del’HDI, l’indice di sviluppo umano che raccoglie una serie di informazioni basate su educazione, qualità e aspettativa di vita. Lo scorso 29 novembre migliaia di burkinabé (gli abitanti del Burkina Faso)si sono riversati nelle strade della capitale indossando camicie rosse per protestare contro un aumento significativo del costo per litro della benzina, cresciuto di 75 franchi CFA (0,11 EURO).

Il 18 novembre il vice-presidente della Coalition nationale contre la vie chère, Chrysogone Zougmoré, in una dichiarazione ad AFP, aveva incoraggiato il popolo ad alzare la voce contro i rincari. Il Burkina Faso mantienestretti rapporti economici con la Francia ed èancora una delle poche ex colonie francesi ad aver mantenuto l’uso del CFA, la valuta comune utilizzata dalle colonie francesi in Africa. La banconota viene stampata direttamente da Parigi, e in cambio i Paesi africani depositano il 50% delle loro riserve in valuta estera presso il Tesoro francese.

Religione

Il Burkina Faso è un Paese a maggioranza musulmana. Il 61% della popolazione è di religione sunnita, il 19% cattolica, e il 4% appartiene a vari gruppi protestanti, mentre il 15% mantiene credi legati a tradizioni indigene. È considerato un paese con una generale tolleranza religiosa.Nonostante il crescere del radicalismo islamico, gli attentati rimangono di matrice politica e non religiosa.

Tuttavia, sono ricorrenti gli scontri tra diverse etnie. Nel marzo 2015 i membri della comunità musulmana di Tijanyahsi scontrarono con alcuni movimenti sunniti in Ouaregou: ci furono diversi feriti e danneggiamenti. Le autorità locali avrebbero riferito a giornalisti che gli incidenti sono iniziati dopo l’arrivo nella capitale di un gruppo di migranti aderenti a una diversa forma di sunnismo.

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