Migranti in mare rifiutano cibo. Il governo litiga sui numeri. Salvini: “”Ne prendiamo zero”

Il premier Conte avrebbe proposto di accogliere 15 persone, il ministro dell’Interno non cede. Nel frattempo a bordo delle navi Sea-Watch 3 e Sea Eye la situazione delle 49 persone salvate è “sempre più critica”

Una decina di Paesi – tra questi Italia, Germania, Francia, Portogallo, Lussemburgo, Olanda e Romania – si sono offerti di ricevere i migranti a bordo di Sea Eye e Sea Watch se Malta aprirà i suoi porti per lo sbarco.


Ma l’impasse resta, perché La Valletta chiede che, oltre alle 49 persone a bordo delle due navi delle ong, siano ridistribuiti anche altri 249 profughi salvati nei giorni scorsi dai suoi guardacoste.


Nel frattempo, dal profilo Twitter italiano ufficiale di Sea-Watch compare un aggiornamento sulla situazione dei migranti a bordo. “Alcune persone iniziano a rifiutare il cibo”, avverte la ONG.

“Temiamo per il loro stato psicologico”. L’organizzazione lancia infine un messaggio molto duro alla politica: “Non possiamo credere che tutto questo stia accadendo a poche miglia dalle coste europee”.

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Proprio l’Europa è diventata negli ultimi giorni il bersaglio preferito dei 5 stelle sulla vicenda. Il vicepremier Luigi di Maio ha detto che l’Italia avrebbe dato una lezione agli altri Paesi dell’Unione accogliendo le donne e i bambini delle due navi Ong.

Stesse parole del suo collega di governo Danilo Toninelli: “Tutta la Ue deve farsi carico del problema a partire da Germania e Olanda, Paesi le cui bandiere sventolano sulle due imbarcazioni”, ha scritto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti su Facebook. “Ne prensiamo zero” ha concluso Matteo Salvini.

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