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Oms: riluttanza ai vaccini tra le principali minacce per la salute nel 2019

15 Gennaio 2019 - 15:50 Juanne Pili
La riluttanza ai vaccini è stata inserita dall'Organizzazione mondiale della sanità, assieme ai cambiamenti climatici e alla resistenza dei batteri contro gli antibiotici, tra le principali minacce alla salute per il 2019

Assieme ai cambiamenti climatici e alla resistenza agli antibiotici, l'Organizzazione mondiale della sanità ha inserito la riluttanza verso i vaccini – vaccine hesitancy – tra le principali minacce mondiali contro la salute per il 2019. Secondo l’Oms il rifiuto delle vaccinazioni rappresenta un pericolo anche in ragione di tutti i progressi fatti fino a oggi rispetto alle malattie prevenibili. Con l'aiuto dei vaccini è possibile infatti evitare da 2 a 3 milioni di morti l'anno a livello mondiale.

Perché esiste una riluttanza verso i vaccini?

Difficile trovare un inizio vero e proprio dei falsi miti contro i vaccini, ci si può perdere anche in derive filosofiche in cui i programmi di vaccinazione vengono visti come strumento di potere per il controllo dei corpi. Di certo, la ricerca rivelatasi poi truffaldina dell’ex medico (poi radiato dall’albo) Andrew Wakefield, segna l’inizio delle più moderne tesi anti-vacciniste dei nostri tempi.

Lo studio di Wakefield, pubblicato nel 1998, ha messo in relazione i vaccini contro il morbillo con l’insorgenza dell’autismo.

Per pura coincidenza, il periodo in cui vengono somministrati i vaccini ai bambini, corrisponde a quello in cui generalmente si registrano anche i primi sintomi di autismo. Sappiamo almeno due cose con certezza: che non esistono studi in cui si dimostra che bambini non vaccinati abbiano meno probabilità di manifestare l’autismo – questa condizione presenterebbe i primi sintomi già nel feto – e che, a oggi, sono stati pubblicati almeno 75 studi scientifici in cui la correlazione autismo-vaccini viene stroncata del tutto.

Lo spauracchio dei metalli nei vaccini

Un altro problema costruito ad arte dai detrattori è quello della presenza di metalli nei vaccini, specialmente l’alluminio, indispensabile invece per renderli sicuri ed efficaci. Qualsiasi sostanza però – persino l’acqua o il sale – potrebbe risultare nociva, tutto dipende dalle dosi.

A dispetto di quanto si è prodotto fino a oggi per screditare l'efficacia dei vaccini denunciando la presenza di metalli, non sono mai state riscontrate quantità rilevanti tali – nemmeno sommando tutte le dosi necessarie – da risultare nocivi.

Antigeni e sovraccarico immunitario

Infine, si è parlato tanto dell' “eccesso di antigeni” – sostanze che si trovano anche nei virus e che attivano il sistema immunitario – che, secondo alcuni, creerebbero un sovraccarico nel sistema immunitario dei bambini. Ma, come spiega il virologo Roberto Burioni ne La congiura dei somari, (Rizzoli, 2017), un bambino è esposto a molti più antigeni quando si sbuccia un ginocchio o viene punto da una zanzara, che nella somministrazione delle normali vaccinazioni.

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