Terremoto a Ravenna, l’appello del sindaco: «Segnalateci problemi»

Scuole chiuse in tutta la provincia e verifica statica degli edifici. De Pascale: «un disagio ma la sicurezza viene prima di tutto». L’Ingv ha registrato tre lievi repliche dopo la scossa principale di magnitudo 4.6

Tanta paura e qualche danno lieve in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 4.6 avvenuta 3 minuti dopo la mezzanotte sulla costa della Romagna. L'epicentro è stato 11 km a est di Ravenna, l'ipocentro a 25 km di profondità. Tre lievi repliche sono state registrate dall'Ingv nella notte: la prima – a mezz'ora dalla scossa principale – è stata di magnitudo 3, le ultime due hanno avuto magnitudo compresa tra 2 e 2.2. Tante le persone scese in strada che poi hanno preferito passare la notte fuori casa.


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Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha subito disposto la chiusura di tutte le scuole della provincia in via precauzionale e, parallelamente, la verifica statica di tutti gli edifici. «L'evento sismico è stato di una gravità importante - ha detto il primo cittadino – la chiusura provoca disagi ma la sicurezza viene prima di tutto». E ancora: «Prima di far entrare i nostri bambini e i nostri ragazzi all'interno delle nostre scuole vogliamo avere la certezza che vengano fatti tutti i controlli necessari a far sì che siano in totale e assoluta sicurezza». 

Stando alle parole del sindaco, si tratta dell'evento sismico più rilevante degli ultimi 30 anni. Poi l'appello a segnalare i danni provocati dal sisma: «Vi invitiamo a segnalarci qualsiasi problematica abbiate riscontrato, al fine di avere una mappa completa di tutto il nostro territorio». A Bologna, Padova e Venezia, il movimento tellurico è stato sentito nettamente, per alcuni secondi, soprattutto da chi risiede nelle abitazioni ai piani più alti.

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