Poste Italiane sta preparando le tessere per il reddito di cittadinanza: ecco come saranno

L’amministratore delegato di Poste Italiane ha detto al Fatto Quotidiano che le tessere sono già in stampa: saranno uguali ad altre carte di credito, consentiranno di prelevare fino a 100 euro di contanti al mese e di spendere il reddito per via elettronica

Il reddito di cittadinanza è in dirittura d’arrivo ed entro pochi mesi i beneficiari della misura riceveranno la cosiddetta Carta Rdc, la tessera che permetterà di spendere la somma erogata mensilmente e di prelevare fino a 100 euro in contanti al mese. In un’intervista concessa al Fatto Quotidiano, l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha spiegato in linea di massima come saranno queste carte per il reddito di cittadinanza e come materialmente verrà erogato l’importo mensile.


Dal prossimo 6 marzo i potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza potranno inviare all’Inps la domanda per accedere al beneficio, sia attraverso un portale online che dai Caf. «Secondo il decreto, l’Inps avrà 5 giorni per verificare i requisiti. Quando ci risponde noi convochiamo l’utente e gli consegniamo carta e pin insieme. Non si può spedire a casa perché la normativa antiriciclaggio impone di verificare il documento di identità prima di consegnare una carta di pagamento. Dopo la consegna la carta è già funzionante, con l’importo definito», ha spiegato Del Fante.


Le carte per il reddito di cittadinanza sono già in stampa e sono già pronte potenzialmente per tutti gli aventi diritto: «Noi mandiamo al beneficiario la comunicazione di venire a ritirare la carta, il tempo della procedura sarà variabile, a seconda di quanto sono concentrate le domande sul territorio, ma comunque all’incirca 10 giorni», ha sottolineato l’ad di Poste, annunciando inoltre che le tessere per il reddito di cittadinanza sono già in stampa e potenzialmente pronte per tutti gli aventi diritto. Le tessere non saranno riconoscibili e saranno in tutto e per tutto uguali ad altre carte di credito prodotte da Poste Italiane. Per quanto riguarda i cosiddetti “consumi immorali”, Poste dovrà rendicontare al Ministero dell’Economia i dati sull’utilizzo della carta: «Presumo ci chiederanno una reportistica per settori merceologici e tipologia di esercenti».