La più grande rete di telescopi al mondo. E l’Italia ha un ruolo di primo piano

Sarà firmato a Roma il trattato internazionale per Ska, una gigantesca rete di antenne con sede in Sudafrica e Australia. Ci mostrerà le prime galassie dopo il Big Bang

Il 12 marzo, a Roma, verrà firmato un accordo per la costruzione della più grande rete di telescopi al mondo, che coinvolgerà diversi paesi. Si tratta del progetto Ska (Square Kilometre Array), la costruzione avverrà in Sudafrica e Australia. Il contributo dell’Italia attraverso l'Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) e Sam (Società aerospaziale mediterranea) riguarda l’assemblaggio della prima antenna. Già nel 2018 il nostro paese si è distinto per il contributo di molti suoi scienziati nella ricerca spaziale.


Cos'è Ska

Ska unisce il lavoro di migliaia di "antenne spaziali", consentendo agli astronomi di scandagliare il cielo a una velocità infinitamente superiore rispetto a tutti gli altri sistemi a oggi in uso. Non si tratta quindi di un unico gigantesco strumento, bensì di una “collezione” di tante antenne coordinate come fossero un’unica entità. Non a caso sarà “co-situato” in Africa e Australia. La qualità del campo di studio di Ska supererà 50 volte quella di risoluzione del telescopio spaziale Hubble. Ska è stata fondata nel 2011 vicino a Manchester, nel Regno Unito e coinvolge al momento 11 paesi: Australia, Canada, Cina, Germania, India, Italia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Svezia, Paesi Bassi e Regno Unito.


Un'opportunità anche per l'Africa

Uno dei gioielli del progetto sarà un radiotelescopio in costruzione situato in Sudafrica, il MeerKAT. Al progetto lavorano oltre 500 astronomi provenienti da tutto il mondo, 58 di questi tutti africani. Si tratta di una tecnologia decisamente all’avanguardia che servirà anche da nave scuola per tanti giovani scienziati e ingegneri, unendo competenze da tutto il mondo.

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