Le dimissioni di Masocco (Lega): «Mi vergogno, ma contro di me accanimento mediatico»

Dopo una settimana di silenzio, il consigliere comunale di Bolzano ha riconosciuto di essere l’autore del messaggio audio 

Alla fine ha ammesso. Kevin Masocco ha riconosciuto pubblicamente di aver pronunciato la frase sessista «c'è una deejay figa da violentare» con annessa bestemmia. E per questo, contestualmente, si è dimesso dal consiglio comunale di Bolzano. «Dopo una settimana di silenzio ho deciso di prendere pubblicamente posizione riguardo quanto successo», scrive Masocco in un comunicato in cui parla di accanimento nei suoi confronti: «Quella che è stata una bravata, per quanto inopportuna e condannabile, si è trasformata in un accanimento mediatico contro la mia persona». A diffondere l'audio in cui Masocco diceva «Vieni allo Juwel, c'è una deejay figa da violentare. Adesso ti faccio una foto, porco …» era stato il quotidiano Tageszeitung.


In un primo momento il consigliere della Lega a Bolzano aveva negato: «Non sono io, qualcuno ha imitato la mia voce», aveva detto. Ma ora, nel comunicato stampa con cui annuncia le sue dimissioni ammette di avere sbagliato due volte: «La prima volta ad affermare cose inopportune delle quali mi vergogno e mi dispiaccio, la seconda – complice la mia giovane età e inesperienza – di aver negato la paternità del file audio». «Non voglio però che quanto accaduto diventi un attacco non solamente alla mia persona e alla mia famiglia – aggiunge il consigliere dimissionario – ma anche alla Lega». «Per questo motivo – conclude Masocco – ho deciso di assumermi le mie responsabilità e rassegnare, con grande dolore, le mie dimissioni da consigliere comunale».


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