Reddito di cittadinanza, ecco la stretta anti-furbetti del divorzio

Approvato un emendamento della Lega che prevede che – qualora la separazione o il divorzio siano avvenuti dopo il primo settembre 2018 – gli ex coniugi che fanno domanda di reddito di cittadinanza dovranno certificare di non risiedere più nella stessa casa

Fumata bianca tra Lega e M5s – riferiscono fonti della maggioranza – sul '"decretone"'. Nella serata di martedì 19 febbraio è stata chiusa l'intesa sugli emendamentialla fine di una riunione svolta a palazzo Chigi. Per il reddito di cittadinanza arriva così la stretta contro i 'furbetti'del divorzio.In commissione Lavoro al Senato, è stato approvato un emendamento della Lega che prevede che – qualora la separazione o il divorzio siano avvenuti dopo il primo settembre 2018 – gli ex coniugi che fanno domanda di reddito di cittadinanza dovranno certificare di non risiedere più nella stessa casa con «apposito verbale della polizia municipale». Previsti scrupolosi controlli dei vigili urbani.


Per chi rilascia false dichiarazioni, gli anni di esclusione dall’accesso al reddito saranno 5. È stato anche raggiunto l'accordo sui servizi sociali da svolgere per chi accede alle misure: con l’ok del Comune e del beneficiario del reddito si può passare da 8 a 16 ore.


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