In Evidenza ENISiriaUSA
ECONOMIA & LAVOROCrescita economicaFMIGoverno Conte IOCSERecessione

Allarme Ocse: «Attenta Italia, la crescita rallenta ovunque, ma per voi il 2019 è sottozero»

06 Marzo 2019 - 12:39 Redazione
Soffrono tutti i paesi europei, ma l'Italia più degli altri: nel 2019 il nostro Pil è visto a -0,2%. Dopo le revisioni al ribass di Istat, Commissione europea e Bankitalia arriva la bocciatura anche dell'Ocse

L’allarme è forte e globale: l’Ocse rivede tutte le stime nazionali, perché la crescita rallenta ovunque, e soprattutto in Europa. E nel nostro continente c’è un paese che soffre più di tutti, il nostro. I dati qui spiegano tutto: per l’area dell’Euro si prevede una crescita nell’anno dell’1% (nel 2018 è stata dell’1,8%). E le tre economie forti dell’eurozona avranno ridimensionamenti diversi: la Francia crescerà dell’1,3%, la Germania dello 0,7% e l’Italia – stima l’Ocse – non crescerà affatto.

Anzi, il suo Pil 2019 sarà in negativo, a -0,2%. Un dato pesante, anche in rapporto alle altre economie: gli Stati Uniti sono stimati in crescita del 2,2%, la Cina del 6,2%, l’India del 7,2%, la Russia dell’1,4%. Solo altri due paesi Ocse oltre al nostro sono visti in negativo: l’Argentina (-1,5%) e la Turchia (-1,8%).

Allarme Ocse: «Attenta Italia, la crescita rallenta ovunque, ma per voi il 2019 è sottozero» foto 1

Le stime dell'Ocse confermano quelle diffuse dalla Commissione europea all'inizio di febbraio che avevaabbassato le stime di crescita per il PIL italiano nel 2019, passando dall’1,2 per cento allo 0,2 per cento rispetto all’1,3 per cento di aumento medio nell’Eurozona. La prima stima era stata resa nota nel novembre 2018 e considerava già l’Italia una delle economie a crescita più bassa della Ue.

Il nuovo dato è inferiore sia alle stime fatte dal governo italiano, che aveva previsto un aumento del Pil dell’1 nel 2019 nonostante oggi l’Italia sia in recessione tecnica, sia a quelle fatte da Banca d’Italia e dal Fondo Monetario Internazionale, che avevano stimato una crescita ferma allo 0,6%.

Il 30 gennaio il premier Conte parlando con i giornalisti a Washington aveva anticipato il rapporto dell'Istatsecondo cuiI dati che valutavano per ilquarto trimestre una contrazione del Pil. Conte si era detto fiducioso che i provvedimenti del governo, fra cuiil piano nazionale per il riammodernamento e la sicurezza delle infrastrutture. Oggi dall'Ocse un nuovo segnale che va in direzione opposta rispettoalle aspettative del governo.

Articoli di ECONOMIA & LAVORO più letti