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Quanto costa vivere come Greta Thunberg?

16 Marzo 2019 - 07:16 OPEN
La giovane attivista svedese è vegana e ha uno stile di vita ambientalista. Si può fare?

Greta Thunberg ha solo 16 anni ma è già diventata un simbolo. In un mondoche di simboli e modelli ha probabilmente bisogno. Il suo sedersi con un cartello, scioperando dalla scuola, per chiedere agli adulti – a chi prende decisioni, anche per lei e quelli e quelle della sua età – di guardarla negli occhi ma soprattutto di guardarsi allo specchio. Perché il pianeta, per Greta e i suoi coetanei di tutto il mondo, ha solo altri 11 anni prima di toccare il punto di non ritorno.

«La maggior parte delle persone continua a fare quello che fa perché non ha la minima idea delle vere conseguenze delle azioni che compiamo nella nostra vita quotidiana e non capiscono quanto debba essere rapido il cambiamento». Greta non viaggia in aereo. È vegana. Sono i piccoli cambiamenti che la sedicenne applica nella sua vita di tutti i giorni.Che il nostro modo di mangiare sia protagonista del peggior attacco alla Terra e all’ambiente è noto.

Addio bovino

Eating Animals (in italiano Se niente importa) di Jonathan Safran Foer, uscito in Italia a febbraio 2010 presso Guanda editore, scattava già allora una fotografia impietosa di quello che comportano gli allevamenti intensivi e di come il consumo di carne (soprattutto) sia una follia climatica. Con una domanda, sullo sfondo, che ha certamente della logica: «Se un giorno dovessimo incontrare una specie più potente e più intelligente di noi, e se questa ci guardasse come noi guardiamo un pesce, quale sarebbe il nostro argomento per non venir mangiati?».

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Henrik Montgomery/Epa | Greta Thunbergpartecipa allo sciopero globale per il clima a Stoccolma, in Svezia, 15 marzo 2019.

Ma applicare uno stile di vita ‘green’ha ancora, oggi, i suoi costi. Greta Thunbergha dichiarato di non viaggiare in aereo. Ma nell’ipotesi che l’ecologica bicicletta possa non essere il mezzo giusto per le lunghe percorrenze, per muoversi dalla parte dell’ambiente non restano che le auto elettriche. Hanno sempre più autonomia, vanno sempre più lontano, ma costano ancora sensibilmente di più rispetto ai più inquinanti veicoli a diesel o benzina. Ci sono gli ecobonus, ma da listino una Smart – ad esempio – elettrica costa sui 24mila euro, a fronte dei neanche 13mila del suo corrispettivo meno ‘green’.

Spendere meno

È notizia di questi giorni che le famiglie italiane spendono sempre meno: lo dice l’ufficio studi della Cgia di Mestre. Se nel 2007, anno pre-crisi,le uscite mensili medie per bollette, acquisto di beni (alimentari e non) e servizi (sanità, trasporti, alberghi, ristoranti) erano di 2.649 euro, 10 anni sono scese a 2.564 euro (-3%, ovvero-85 euro). Al Nord (-47 euro) e al Centro (-75 euro) le contrazioni registrate sono al di sotto della media nazionale, dice la Cgia.

Altra storia al Sud, dove nell’ultimo decennio la spesa delle famiglie meridionali è crollata di 170 euro (-7,7 per cento): era di 2.212 euro nel 2007 ed è scesa a 2.042 euro un decennio dopo. Come se non bastasse, «per il 2019 c’è il pericolo che la disponibilità economica delle famiglie subisca una ulteriore contrazione a seguito del possibile aumento delle tasse locali».

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Alessandro Di Meo/Ansa | Un momento della “Strike4Climate”, manifestazione che sostiene la battaglia in difesa del clima dell’attivista 16enne svedese Greta Thunberg, Roma, 15 marzo 2019.

Bimbo vegano?

Una dieta vegetariana o vegana (la cui sostenibilità ambientaleè anche stata messa in discussione) è, per la scienza,adatta anche a i più piccoli. Almeno secondo la pubblicazione delle linee guida per elaborare diete a base vegetale complete di tutti gli elementi nutrizionali sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics, organo peer-reviewed della società scientifica più importantenella nutrizione. Secondo lo studio, consumare legumi, cereali, verdura, frutta normale e secca può essere la base di una dieta umana per tutti, con differenti quantità a seconda delle fasce d’età. Latte e uova possono essere un surplus.

Tofu o non tofu

E i costi? Dipende. Una dieta vegana eliminacarne, uova, latte e i suoi derivati, ovvero quelli che in genere restano le voci più costose nel carrello della spesa. Cereali, farro, frutta, verdura costano meno. E i sostitutivi della carne – tofu, burger, seitan o mopur – ovvero le voci più costose della dieta vegan, non sono obbligatori: è possibile preferire loro – secondo chi mette in pratica questo stile di vita – altri alimenti. In Italia, con la dieta mediterranea – secondo il Barilla Center For Food and Nutrition- senza carne si risparmiano4,50 euro a settimana e più di 230 euro all’anno. Certo, se però vi piace la maionese, quella vegana costa 3,40 euro, quella ordinaria intorno a 1,50. Nel 2017gli alimenti cruelty free sono entrati nel paniere dell’Istat, mentre in Italia triplicavail numero di vegani – dall’1 al 3% -. ma scendeva quello dei vegetariani.

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Alessandro Di Marco/Ansa | Il corteo degli studenti in occasione del Friday for Futuresfila per le vie del centro, Torino, 15 marzo 2019

È dalla parte dell’ambiente nutrirsi optando per prodotti a chilometro zero. A Roma – come in altre città d’Italia – ci sono diversi servizi che portano la spesa a domicilio: si chiamano La sPorta, Cortilia, Zolle. «Una spesa fatta di prodotti scelti tra le aziende locali», racconta a Open Simonadi Zolle. «Nel tempo abbiamo individuato un centinaio di aziende, soprattutto laziali, che lavorano seguendo criteri di sostenibilità economica econ prodotti anche buoni».

Il mercato a distanza di bici

Zolle esiste ormai dal 2008. «Vogliamo costruire un patto tra chi produce e chi mangia. Non chi consuma, ma chi mangia appunto, perché se sei solo consumatore sei passivo, e questo ha un significato ambientale», prosegue Simona. «Siamo noi con le aziende a scegliere cosa le persone mangeranno: se si è abituati a mangiare il pomodoro a Natale si va contro la sostenibilità ambientale». La coltivazione in serra, anche se con certificazione, è «insensata»: «Mangiare di stagione, invece,ha un impatto su tutto il sistema produttivo del cibo e sull’ambiente». Raccolti quotidianamente i prodotti dalle aziende agricole,si passa alla consegna alle famiglie. «Su Roma, un posto dove la logistica è una follia», sorride Simona. Niente Co2: «Con un sistema integrato di logistica basatosulle bici da carico». Le zolle hanno un costo settimanale che varia dai 24 (single)ai 59 europer famiglie, con carne o senza carne.Poi certo, magari la spesa viene integrata con altri acquisti, «ma non possiamo limitarci a pensare ai costi, quando si parla di cibo. È e deve diventare una questione culturale».

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