Salvini: «Non cederò a gente come Casarini al timone di quel centro sociale galleggiante»

Il ministro dell’Interno ribadisce che i porti rimarranno chiusi e attacca il capo missione della Mare Ionio che ha salvato 49 migranti

Nelle ultime ore il nome di Luca Casarini è tornato protagonista del dibattito mediatico. L’ex leader del movimento no-global è ora alla guida della Ong Mediterranea Saving Humans che, dopo aver salvato 49 migranti, si trova ora al largo di Lampedusa in attesa di indicazioni sullo sbarco. Dopo il lungo braccio di ferro al governo sulla Sea Watch dello scorso gennaio, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ribadito la sua intenzione di non voler aprire i porti e su Twitter sferra un attacco al Casarinie alla sua missione di salvataggio. «Ecco Luca Casarini, noto tra l’altro per aver aperto l’osteria “Allo sbirro morto”, pluripregiudicato, coccolato da Pd e sinistra, oggi alla guida del centro sociale galleggiante arrivato davanti a Lampedusa. E noi dovremmo cedere a questi personaggi?». «Centro sociale galleggiante»così il vicepremier ha definito la Mare Ionio, la nave della ong Mediterranea Saving Humans che lo scorso 16 marzo ha lasciato il porto di Palermo per dirigersi nella Sar libica. Il 18 marzo dopo aver soccorso 49 persone che si trovavano in mezzo al mare, a bordo di un gommone, ha cambiato rotta dirigendosi verso l’Italia. «Non sarà una nave capitanata da due tizi dei centri sociali a infrangere trattati e convenzioni internazionali» ha chiarito il ministro dell’Interno che proprio queste in ore sta incontrando il vicepremier pentastellato Luigi di Maio per discutere dello sbarco dei migranti. Ma per Salvini la decisione è chiara: I porti erano e resteranno chiusi.