Sfera Ebbasta in gabbia e Fedez sciolto nell’acido, il videoclip più violento della scena rap

Si chiama «Pagliaccio di Ghiaccio pt. 3» ed è l’ultimo singolo di Metal Carter. Un testo a base di sangue e aggressività che arriva dagli angoli dell’underground

Il rap non è sempre stato in cima alle classifiche italiane. È stata una cavalcata che è iniziata piano. È partita dai centri sociali, dalle strade e dai piccoli locali. Poi qualcuno è riuscito a emergere. Nel 1994 gli Articolo 31 pubblicano Messa di Vespiri. Entrano in classifica e si ritagliano il loro posto nel panorama musicale. Per molto tempo sono stati loro gli unici rappresentanti del rap italiano ad essere approdati alla scena mainstream. Il resto è storia, recente. Verso la metà degli anni 2000 arrivano due dischi che cambiano la storia del genere. I Club Dogo pubblicano Penna Capitale e Fabri Fibra esce con Mr. Simpatia. I biglietti staccati per i concerti aumentano e i rapper si fanno intervistare su Trl, in diretta su Mtv. In tutto questo però c’è sempre un ambiente che non si schioda dall’underground. È questa la zona di comfort di Marco De Pascale, conosciuto comune Metal Carter.


Il videoclip di Pagliaccio di Ghiaccio pt. 3

L’unica sua hit, nel 2005, è stata Pagliaccio di Ghiaccio. Una canzone truce, che parla di violenze e sangue. Una pezzo che a suo tempo era girato molto nell’ambiente underground. Ora Metal Carter riprende questo vecchio successo e pubblica un video in cui se la prende con tutta la scena rap di adesso. Sfera Ebbasta chiuso in una gabbia per uccellini, Ghali tagliato con una motosega, Fedez sciolto nell’acido. Violenza allo stato puro. Una violenza forse fine a se stessa, che anche scorrendo le parole del testo non si capisce bene dove voglia arrivare.