Barbra Streisand giustifica Michael Jackson: «Credo alle accuse di molestie, ma i bambini non sono morti»

L’intervista della cantante al Times ha sollevato un polverone. Il regista di Leaving Neverland la attacca su Twitter: «Forse l’industria del cinema tollera la pedofilia»

Crede a WadeRobson e James Safechuck, i due bambini – oggi adulti – che nel documentarioLeaving Neverland,trasmesso da HBO, hanno denunciato di aver subito molestie sessuali da Micheal Jackson. Ma al tempo stesso giustifica la pop star, morta il 25 giugno di 10 anni fa: «Quei bambini erano felici di essere lì. Sono entrambi sposati e hanno avuto figli. Non sono morti».


Le frasi diBarbra Streisandhanno sollevato una forte polemica negli Stati Uniti. Intervistata dal Times,la cantante ha giustificato Jackson, spiegando che nelle occasioni in cui lo ha incontrato le era apparso molto dolce e infantile:«I suoi bisogni sessuali erano i suoi bisogni sessuali», ha detto, «e dipendevano dalla sua infanzia o del suo Dna».


«Sto maleper queibambini – ha dettoStreisand- e sto male per lui. Credo che la colpa sia dei genitori, che hanno permesso ai loro figli di dormire con lui». Su Twitter molti utenti hanno accusato Streisand di aver «sdoganato la pedofilia» e di aver «condonato» i presunti reati di cui Jackson si sarebbe macchiato. Anche il regista diLeavingNeverland, Dan Reed,si è detto sconvolto per le frasi della cantante.

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«"Non li ha uccisi". Davvero hai detto una cosa del genere?», ha scritto Reed, che sul suo canale Twitter ha continuato a commentare l'intervista, chiedendosi se la pedofilia sia tollerata nel mondo del cinema. Le accuse nei confronti di Micheal Jackson non sono nate conLeaving Neverland. Il cantante è stato arrestato e processato nei primi anni Duemila,uscendone con un verdetto unanime di assoluzione.

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