Toninelli: «Senza di me Salvini non avrebbe potuto fare niente»

Ospite della trasmissione «Accordi e Disaccordi» di Andrea Scanzi e Luca Sommi, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rivendicato il suo ruolo in tema di immigrazione. Tra gli argomenti trattati anche Saviano, l’Alta Velocità e il Ponte Morandi 

Danilo Toninelli, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, rivendica il suo ruolo da protagonista in materia di immigrazione. «Senza il sottoscrittoSalvini non avrebbe potuto fare niente. Ma non vado in giro a dirlo, non mi importa nulla», dichiara il ministro pentastellato, che poi aggiunge: «L'importante è che ci siano meno morti e meno barconi che partono dalle coste libiche».La dichiarazionearrivaa margine del commento dei datiche fanno registrare un tangibile aumento dei consensi della Lega a scapito del M5s: «È un po’ più semplice con alcuni argomenti a etichetta Lega, come l’immigrazione», spiega Toninelli.


«Saviano ha perso il collegamento con la realtà»

Sempre in tema di immigrazione, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha risposto alle critiche rivoltegli da Roberto Saviano: «Non ho avuto modo di conoscerlo, non ho letto i suoi libri, ma èuna persona che stimo perché ha dato tanto al Paese, però secondo me nell'ultimo periodo ha perso il collegamento con la realtà», commenta il ministro. «Saviano mi attacca per l’immigrazione: sono partiti circa l’85% barconi della morte in meno dalla Libia. Non dipende però solo dall’Italia, ma anche dall’Ue e non solo», precisa Toninelli.


Toninelli e la questione Tav

Questione Tav: la Lega lo vuole, il Movimento no. «Essendo oggetto di un trattato internazionale, non è un’opera esclusivamente italiana: è il parlamento che deve decidere, e bisogna confrontarsi sia con la Francia sia con con la Commissione europea. Prima però dobbiamo trovare un accordo di Governo», spiega il ministro ai microfoni di Scanzi e Sommi. «Il Tav nasce principalmente per i passeggeri, poi è diventata merci. Nell’analisi costi-benefici sono presenti sia passeggeri sia merci. La Francia ha avuto un decremento enorme di trasporto merci ferroviario, ciò significa che non prenderà tutte le merci che arrivano dall’Italia», spiega il ministro dei Trasporti.

«Il Ponte Morandi mi ha cambiato la vita»

«Il Ponte Morandi mi ha cambiato la vita, è stato un trauma anche mio, personale», dice il ministro, dando conto delle novità sull’abbattimento e sulla ricostruzione del ponte Morandi a Genova. Toninelli poi annuncia: «Sono convinto che riusciremo a farlo e a inaugurarlo nella primavera 2020». E aggiunge, concludendo: «In questo contratto fatto con associazioni pubbliche e private abbiamo inserito penali, per cui se non rispettano i tempi della demolizione pagano. Chi si impegna a seguire un cronoprogramma lo fa seriamente».

Foto copertina: Ansa | Danilo Toninelli

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