Salvini: «A giugno le forze dell’ordine avranno la pistola elettrica». Come funziona il tanto discusso taser
«A giugno arriva in dotazione delle forze dell'ordine la pistola elettrica». Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Matteo Salvini alla convention della sezione laziale della Lega. Il taser è già in sperimentazione, dal 5 settembre 2018, in 12 città italiane: Bologna, Brindisi, Caserta, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Reggio Emilia e Torino. La pistola sarà affidata, dopo un periodo di addestramento, ai membri dell'arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza. L'ultimo episodio in cui l'arma è stata utilizzata risale al 13 aprile. Il Viminale fa sapere che gli agenti, senza colpire il bersaglio con la scarica, sono riusciti a bloccare una persona di nazionalità tunisina che stava scappando da un controllo. Alla vista dei dispositivi luminosi di puntamento l'uomo si sarebbe fermato.
Ansa | Una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri dotata di Taser ad un posto di controllo nella periferia di Bologna, 5 settembre 2018
Nel decreto sicurezza è prevista la possibilità di dotare del taser anche gli agenti della polizia locale nei comuni con più di 100 mila abitanti. Ma come funziona la pistola elettrica ed è davvero uno strumento sicuro? Un'inchiesta della Reuters ha sottolineato come negli Stati Uniti, dove l'arma è utilizzata frequentemente dalle forze dell'ordine, ci siano state almeno 1.000 morti riconducibili alla pistola elettrica. Secondo le Nazioni Unite, inoltre, «l'uso di quest'arma causa dolore acuto e può essere ritenuto una forma di tortura».
Come funziona
Il principio del taser è quello di paralizzare il soggetto colpito facendo contrarre i suoi muscoli attraverso una scarica elettrica ad alta tensione e a bassa intensità di corrente, per questo non viene considerata un'arma letale. Una volta spinto il grilletto, dalla pistola partono due punteruoli con traiettorie non parallele: più è ampia la distanza tra i due dardi, più è efficace l'effetto sulla persona colpita. I punteruoli sono collegati tramite dei sottili fili elettrici alla pistola che rilascia l'elettricità sotto forma di brevissimi impulsi. Affinché il taser funzioni, non è necessario che i due punteruoli attraversino i vestiti: la scarica da circa 50 mila volt concentrata in impulsi di 4, 5 microsecondi, in ogni caso, è in grado di far cadere a terra e immobilizzare il bersaglio.
In Italia
«Per troppo tempo le nostre forze dell'ordine sono state abbandonate, è nostro dovere garantire loro i migliori strumenti per poter difendere in modo adeguato il popolo italiano», scrive Salvini su Facebook per giustificare l'introduzione del taser. La normativa prevede che, prima di essere utilizzato, dev'essere mostrata al soggetto una scarica elettrica di avvertimento. Nel caso in cui l'atteggiamento riottoso continui, il colpo va sparato da una distanza consigliata che va dai 3 ai 7 metri. Come per i getti d'acqua, i lacrimogeni, i manganelli elettrici e le pallottole di gomma, la pistola elettrica è considerata "arma meno che letale", nonostante numerose agenzie internazionali ne condannino l'utilizzo.
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Polemiche sulla sicurezza
Sono in totale 107 i Paesi in cui il taser è in dotazione alle forze dell'ordine. In Europa è stato introdotto in Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Regno Unito e Repubblica Ceca. Negli Stati Uniti sono molti i casi di cronaca che tengono vivo il dibattito sulla legittimità del taser. Per Amnesty International superano il migliaio i casi in cui la pistola elettrica ha provocato la morte della persona colpita. Spesso si tratta di individui con patologie cardiache, ma si sono verificati episodi in cui anche soggetti sani hanno perso la vita per le conseguenze del colpo. L'arresto cardiaco o la caduta successiva alla scarica sono le maggiori cause di morte. Nel 2007 l'Onu ha incluso il taser negli strumenti di tortura, anche se non ne ha bandito l'uso.