Quelli che «il social media manager dell’Inps è un eroe»

Il botta e risposta tra la pagina Inps per la Famiglia e gli utenti ha sollevato grandi polemiche. Ma c’è chi sta dalla parte del Social Media Manager e delle sue risposte dai toni discutibili

Sono molti i problemi sollevati dalla vicenda Inps per lafamigliaversogli utenti di Facebook. Il problema della mancanza di educazione e competenza digitale da parte della popolazione italiana, l’ira di chi è rimasto disilluso dopo aver visto il divario tra quanto promesso dalla misura del reddito di cittadinanza e la sua effettiva messa in atto. E poi c’è la discussione sul ruolo, sulle competenze, sull’adeguatezza del social media manager dell’Inps per lafamiglia, vero protagonista della vicenda.


La ricostruzione della vicenda

Tutto è iniziato dopo la pubblicazione di due comunicazioni riguardanti il reddito di cittadinanza sulla pagina appositamente creata e dedicata dall’ente per la previdenza sociale per lafamiglia. Sono subito fioccati i commenti degli utenti, che chiedevano spiegazioni all’ente su come ricevere il reddito, ma anche molte critiche verso l’ente per le cifre erogate. Il social media manager, oltre alle abitudinarie risposte “istituzionali”, si è però lasciato sfuggire alcune uscite al vetriolo in risposta ad alcuni utenti molto insistenti, non molto apprezzate da molti commentatori.


#RedditodiCittadinanza #RdC Chi ha ricevuto sms e/o mail da Inps con accettazione della sua domanda può verificare l'…

Posted by INPS per la Famiglia on Tuesday, April 16, 2019

Le difese del social media manager, su Twitter

Inizialmente i commenti han fatto sorridere alcuni, ma in molti si son trovati a contestare il social media manager, ritenuto non adatto a ricoprire un ruolo di servizio pubblico sulla pagina. A non essere d’aiuto è stata poi la presenza di alcune pagine create ad hoc e molto simili a quella ufficiale, come quella di "Inps per le famiglie", il cui nome differisce solo per una lettera dall’account ufficiale e che ha infierito con risposte più o meno sgarbate nei confronti degli utenti, alimentando il caos.Se da un lato c’è chi si è scagliato contro il Social Media Manager, dall’altro c’è chi ha continuato a difendere il suo operato, incluse le frasi più ruvide e ritenute – da taluni – offensive.

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