Raggi, tutti contro: anche le donne la contestano

Manifestazione in Campidoglio di Non Una di Meno e delle attiviste delle Case delle donne di Roma contro la giunta 5 Stelle 

Anche le donne contro Virginia Raggi. Mentre scoppia lo scandalo sulle presunte pressioni da parte della sindaca di Romasul consiglio di amministrazione dell'azienda di rifiuti Ama «finalizzate a determinare la chiusura del bilancioin passivo, mediante lo storno dei crediti per i servizi cimiteriali» – la rete femminista di Non Una di Meno insieme alle associazioni, ai consultori e ai centri antiviolenza di Roma si dà appuntamento oggi, giovedì 18 aprile, in Campidoglio per manifestare contro l'amministrazione capitolina.


La Giornata degli spazi femministi vede insieme le attiviste di Non Una Di Meno-Roma, della Casa delle Donne ‘Lucha y Siesta’ e della Casa Internazionale delle Donne. Realtà che da molto tempo si occupano di violenza di genere ma anche di politica e che sono a rischio chiusura. Che possa essere proprio la prima sindaca donna della Capitale a segnare la fine di queste esperienze storiche di Roma proprio non va giù alle attiviste.(Qui trovate la storia di Lucha y Siesta).


La casa delle donne

Anche la Casa Internazionale delle Donne di Trastevere è a rischio sfratto: la convenzione scade nel 2021 e l'amministrazione non vorrebbe rinnovarla per il debito di 800mila euro per affitti arretrati dell'attuale gestione. Debito che, per le attiviste della Cidnon tiene conto di tutti gli investimenti fatti nello stabile del Buon Pastore e del valore delle attività della Casa stessa, «non quantificabile».

A inizio anno le attiviste della Casa hannoinviato una proposta di transazione all'amministrazione capitolina -300mila euro per risolvere il debito e le richieste di rinnovo della convenzione e dell'abbassamento dell'affitto. La giunta Raggi ha fatto sapere che apprezza lo sforzo e che il dossier è sul tavolo. «Al momento non si hanno risposte», conferma Loretta Bondì della Casa Internazionale delle Donne.«Per questo, e per molto altro, ancora una volta siamo scese in piazza qui in Campidoglio. Con tutta la nostra irriverenza», sorride.

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