In Evidenza ENISiriaUSA
SCIENZE E INNOVAZIONELunaSpazio

Tutto quel che dovete sapere sulla Luna rosa del 19 aprile

19 Aprile 2019 - 06:38 Redazione
Il plenilunio di aprile: quando potremo ammirare la cosiddetta Luna rosa e perché avrà comunque il suo solito colore

La Luna piena del 19 aprile viene denominata “rosa”, ma non c’entra niente col suo colore. Si chiama così perché in questo periodo abbiamo la fioritura della Phlox subulata, una pianta dai fiori rosa-magenta. Negli Stati Uniti è possibile ammirare intere distese rosa create dalle piante di questa specie. Il termine non a caso deriva da una tradizione dei nativi americani Algonchini.

Tutti i colori della Luna

Niente a che vedere dunque con la Luna rossa, né con quella blu, tanto meno la cosiddetta Superluna. L’unico caso in cui il nostro satellite naturale appare effettivamente di un colore insolito è quello della Luna rossa, quandoassume un colore ramato, dovuto ad un fenomeno luminoso detto «scattering di Rayleigh», dal Nobel per la fisica John William Strutt Rayleigh che lo scoprì.

Tutto quel che dovete sapere sulla Luna rosa del 19 aprile foto 1

Wikipedia|Phlox subulata

Continuano a essere usate foto fuorvianti

Quest’anno si sta facendo più attenzione a non cadere in inganno, ma continuiamo a vedere foto in cui la luna appare rosa, anche se a scopo puramente «decorativo». Le confusioni più eclatanti riguardarono soprattutto la Luna blu, quando si credette davvero che avremmo potuto vedere il nostro satellite di quel colore, ma parliamo di errori commessi ormai quasi dieci anni fa.

Tutto quel che dovete sapere sulla Luna rosa del 19 aprile foto 2

YouTube|La Luna rosa nel Web

Quando è possibile vederla

La fase di plenilunio sarà raggiunta dopo le 13:00, chiudendo il ciclo di Luna nuova cominciato il 5 aprile. Per poterla ammirare a occhio nudo dovremo aspettare le 20:00 del 19 aprile, ma anche la notte del 18 sarà possibile comunque percepirla nella sua «pienezza». Questo fenomeno si verifica perché la Luna si trova precisamente sul lato opposto della Terra rispetto al Sole, senza che si verifichi un’eclissi entrando quindi nell’ombra del nostro pianeta. Cosa che invece ci aspettiamo nella notte tra il 16 e il 17 luglio, un'eclisse di tipo parziale, osservabilenei cieli dell’Europa, del Sudamerica, dell’Africa e dell’Australia.

Per approfondire:

Articoli di SCIENZE E INNOVAZIONE più letti