Vivi con mamma e papà? Ecco quanto (e perché) dovresti pagarli

Tornare a vivere con i propri genitori fa risparmiare 9 mila euro l’anno: bastano poco più di cento euro al mese per pareggiare i conti

La generazione boomerang ha tra i 25 e i 30 anni – dopo una breve permanenza lontano dal nido d'infanzia, per gli studi o per lavoro, ha deciso di tornarci, in fuga dallo strascico della crisi economica, impossibilitati a comprare casa e spinti dall'aumento dei divorzi. 


Una ricerca della Loughborough University e della Joseph Rowntree Foundation ha calcolato i costi per tutti gli attori coinvolti: senza un contributo dei figli, la coabitazione rischia di essere un onere insostenibile per i genitori. Ma per bilanciare le spese basterebbe restituire ai genitori 115 euro al mese, poco meno di 30 euro a settimana.


La maggior parte del risparmio, per i giovani, è legato all'affitto e alle bollette. Le spese aggiuntive per i genitori con un figlio in casa, invece, sono molte di più.

Cibo, acqua e gas, per esempio, anche se i ricercatori hanno notato che gli adulti che vivono ancora con mamma e papà spendono molti più soldi al ristorante: probabilmente un modo di «fuggire» dall'ambiente domestico. 

La grande maggioranza delle famiglie coinvolte nella ricerca – genitori e figli – si trova d'accordo con l'idea di un contributo, ma c'è meno coesione nel definire l'importo: per i giovani, in generale, dovrebbe pesare tra il il 10% e il 25% della spesa settimanale.