I draghi di Daenerys possono volare, anche senza la magia. Il fact-checking

Tutto quello che avreste voluto sapere sui draghi di «Game of Thrones» ma non avete mai osato chiedere

Non capita spesso che da un universo fantasy possano spuntare esseri mitologici così compatibili con la biologia e la fisica come i draghi di Gameof Thrones. Per anni i fan hanno potuto constatare il loro realismobasandosi sulle descrizioni presenti nei libri. Una letturaconfermataanche da grandi scienziati e divulgatori comeNeil deGrasse Tyson. Il potere di questi giganteschi rettili alati è devastante, le fiammate che escono dalla loro bocca possono sterminare interi eserciti in una manciata di secondi. Questa forzaha permesso alla dinastia dei Targaryen di conquistare con pochi uomini quasi tutto il continente di Westeros.


Diversi millenni prima delle vicende che vediamo nella serie, i draghi comparvero dalla catena vulcanica nota come le Quattordici fiamme. Qui iValyriani, un popolo di pastori, furono i primi a domarli creandoun grande impero nel continente di Essos. Stando a come le cronache riportano queste origini, vi sarebbe in loro anche una connessione con la magia. Poteva essere un banale stratagemma fantasy, invece la fantasia dell’autore dà sufficienti elementi per ritenerli scientificamente plausibili.


Cercheremo di affrontare la questionecon l'aiuto di due influencer della community italiana di YouTube: Domenico Prudenzano e Vittorio Grimaldi. Domenico è un chimicoche ha realizzato video in cui analizza dal punto di vista scientifico la plausibilità di diversi temi del fantasy e della fantascienza. Vittorio è invece un giornalista che si occupa da anni nei suoi canali di mitologia.

I draghi di Daenerys possono volare, anche senza la magia. Il fact-checking foto 1

Open|I draghi di Got in numeri

Come fa Viserion a sfondare la Barriera?

Secondo lo scienziato e divulgatore americano Neil deGrasse Tyson i draghi di Game of Thronessono biologicamente e fisicamente plausibili, lo afferma in un tweet del settembre 2017, dove sostiene che la loro apertura alare siaabbastanza ampia da consentirne il volo. Ha una spiegazione anche per la fiammata blu del drago Viserion, trasformato in zombie dagli Estranei.

La questione riguarda la possibilità di aprire un varco nella Barriera, una muraglia di ghiaccio gigantesca che doveva difendere Westeros dai popoli dell’estremo Nord. Il fuoco del «drago zombie» è effettivamente blu, a questo corrisponde un calore tre volte più alto dellefiamme tra il giallo e il rosso. Restano comunqueforti dubbi sul tempo in cui Viserionha distrutto la Barriera:troppo poco per essere credibile.

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«Qui – spiega DomenicoPrudenzano – esiste ancora una grossa controversia:una fiamma blu è sicuramente dalle due alle tre volte più calda di una rossa, con una temperatura minima di 1200 gradi e può andare oltre a questa soglia in base alcombustibile. Anche ammesso che si arrivi a 1600 gradi non è possibile vaporizzare in pochi secondi il ghiaccio della Barriera. Tuttavia Tyson potrebbe avere ragione».

«Esistono combustibili come il "diciano acetilene" che bruciando ossigeno possono produrre una fiamma di circa cinquemila gradi (quattro volte più calda di una normale fiamma blu), in questo modo basterebbero dieci minuti per aprire un varco». Lo youtuber ha studiato anche una seconda ipotesi, che intende approfondire in un prossimo video. «Nell'universo narrativo di Martin si parla anche di draghi di ghiaccio in grado di generare "fiamme fredde"».

«Invece di fiamme potrebbetrattarsi in partedi ghiaccio, questo sarebbe sufficiente ad abbattere la Barriera. Se Viserion riuscisse a emettere almeno un 50% di ghiaccio, la velocità all'impatto sarebbe abbastanza alta da sfondarla».

Come fanno i draghi di Game of Thronesa volare?

Il fatto che i draghi possano sputare fiamme o magari ghiaccio potrebbe esserestrettamente correlato alla loro capacità di volare.«Anche gli esseri umani durante la digestione producono dei gas, grazie all'esistenza di enzimi e flora batterica. I draghi potrebbero avere un sistema di incanalamento di questi gas in apposite vesciche, permettendo loro non solo di sputare fuoco ma anche di rendersi più leggeri dell'aria, come succede con le mongolfiere».

Non è quindi solo una questione di "portanza", concetto molto importante nel volo.«In aerodinamica abbiamo quattro forze che agiscono su un oggetto che deve volare: la gravità, la resistenza aerodinamica, la forza di propulsione e la portanza. Quest'ultima permette all'oggetto di restare sospeso grazie all'aria che genera una spintaattraversandole ali, portando così l'oggetto verso l'alto. Esattamente come fanno gli uccelli».

Senza l'aiuto di queste ipotetiche vesciche contenenti del gas, per i draghi diGot non sarebbe possibile ottenere una portanza sufficiente a fargli spiccare il volo. «Vediamo una portanza troppo alta per le loro capacità effettive, tenuto conto dell'ipotetico peso, paragonabile a quello di un T-Rex».

Effettivamente sono state fatte delle comparazioni con rettili volanti realmente esistiti, come appunto il Quetzalcoatlus, uno pterosauro vissuto oltre 60 milioni di anni fa. L’animale poteva raggiungere le dimensioni di un aereo da turismo. «Sì, ma questo animale doveva fare dei balzi molto potenti ogni volta e non sappiamo se volasse o si limitasse a planare dalle alture».Effettivamente all'epoca nessuno faceva birdwatching.

«L'utilizzo del salto non dovrebbe essere sufficientese non sbattendo le ali molto velocemente, come fa il colibrì. Questi draghi- continua Domenico Prudenzano tornando ai draghi -riescono a spiccare il volo persino da fermi.La presenza di un gas ridurrebbe ilpeso draghi in maniera sufficienteda rendere possibile la portanza con meno battito alare e meno spinta delle gambe».

Resta da chiedersi quanto dovrebbero nutrirsi questi animali per farsi bastare la riserva di gas, per volare e arrostirei nemici in battaglia. «Possiamo fare solo speculazioni.Per il volo dovrebbero consumare 60 mila calorie, un uomo che fa molta attività fisica in media ne consuma 2milain un giorno intero. Basta una pecora per coprire il fabbisogno di un volo, dovrebbero mangiarne decine al giorno».

Negli episodi di Got effettivamente i draghi di Daenerys causano non pochi problemi agli allevatori. Molti di loro si trovano i propri greggi decimati, tanto chea un certo punto Daenerys dovrà rinchiuderne due. «Può anche essere che questi animali consumino così tanto solo quando sono attivi. Parliamo di un metabolismo che si presume potessero avere anche i dinosauri: la mesotermia. Non devono quindi consumare sempre calorie per tenerela temperatura corporea entro un certo valore».

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Wikipedia|Esemplari di Quetzalcoatlus

Le misteriose origini

In breve, i draghi dei Targaryen dopo la conquista dei Sette Regni finirono pian piano per estinguersi. Dopo la ribellione che portò alla perdita del trono dei Targaryen non rimase più traccia di questi animali, se non fosse per tre uova pietrificate, ricevute da Daenerys durante il suo matrimonio con Khal Drogo. Fu proprio lei cheriuscì a farle schiudere passando tra le fiamme.

Durante la Guerra dei cinque re, scoppiata dopo la morte di re Robert Baratheon, Daenerys alleva i suoi tre draghi che nomina Viserion, Rhaegal e Drogon. Li usaabilmente per costruirsi un esercito nelle terre di Essos, debellare la schiavitù e tornare a Roccia del Drago alla riconquista dei Sette Regni di Westeros. Questo è quanto sappiamo dalla serie televisiva, che non ci dà molti elementi per capire effettivamente da dove saltano fuori queste creature, come spiega anche Vittori Grimaldi.

Daenerys Targaryen, quando la rivoluzione è un fantasy - Il riassuntone di «Game of Thrones»

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