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Il consigliere di CasaPound arrestato per stupro postava manifesti fascisti contro i «neri violentatori»

29 Aprile 2019 - 11:52 Redazione
«Difendila! Potrebbe essere tua madre, tua moglie, tua sorella, tua figlia». Recita così il manifesto fascista pubblicato su Instagram dal consigliere comunale del movimento di estrema destra, arrestato con l'accusa di stupro

Francesco Chiricozzi, il consigliere comunale di CasaPound di Vallerano, in provincia di Viterbo, è stato arrestato stamattina all’alba con l’accusa di stupro e lesioni aggravate nei confronti di una donna italiana di 36 anni. La violenza sarebbe avvenuta il 12 aprile scorso.

Secondo la polizia, Chiricozzi e un altro esponente di CasaPound avrebbero«indotto una cittadina italianaalla ripetuta assunzione di sostanze alcoliche» e poi avrebbero tentato vari approcci sessuali.La donna avrebbe provato a difendersie a quel punto sarebbe stata presa a pugni. Una volta priva di coscienza sarebbe stata abusata dai due arrestati.

Il consigliere di CasaPound arrestato per stupro postava manifesti fascisti contro i «neri violentatori» foto 1

In passato, sui social network, l'ormai exconsigliere del movimento di estrema destra, espulso da CasaPound dopo l'arresto, aveva pubblicato un manifesto di Gino Boccasile, uno dei più noti illustratori del Ventennio fascista e risalente al 1944.Il manifesto recita lo slogan: «Difendila! Potrebbe essere tua madre, tua moglie, tua sorella, tua figlia» e ritrae un uomo di colore che violenta una donna dalla pelle bianca.

Il consigliere di CasaPound arrestato per stupro postava manifesti fascisti contro i «neri violentatori» foto 2

«La prossima Pamela, la prossima Desirée potrebbe essere tua figlia, tua moglie o tua sorella» – scriveva nel commenti Chiricozzi – aggiungendo che «seguendo una linea logica…lo straniero stupra, violenta di più rispetto all'italiano.

I due vicepremier, Luigi di Maio e Matteo Salvini, hanno commentato così gli arresti:«Quanto accaduto a Viterbo è scioccante – ha detto il capo politico del Movimento -.I balordi che hanno violentato questa ragazza la pagheranno cara. Se quanto riporta la stampa in queste ore corrisponde al vero mi auguro si facciano 30anni di galera».

A stretto giro è arrivato anche il commento del vicepremier leghista che ha invocato la castrazione chimica:«Nessuna tolleranza per pedofili o stupratori: la galera non basta, ci vuole anche una cura. Chiamatela castrazione chimica o blocco androgenico, la sostanza è che chiederemo l'immediata discussione alla camera della nostra proposta di legge».

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