Il sultano del Brunei ci ripensa: niente pena di morte per gli omosessuali

La pressione internazionale ha avuto effetto: il sultano ha sospeso la pena capitale per gay, adulteri e stupratori

Il sultano del Brunei Hassanal Bolkiahha concesso una moratoria alla legge che condannava al linciaggio chiunque fosse sorpreso ad avere rapportiomosessuali. La decisione sembra la conseguenza del boicottaggio internazionale guidato da celebrità come Elton John e George Clooney. Lo scorso 3 aprile il Paese aveva modificato le sue leggi, virando verso un’interpretazione diversadella legge islamica. Nello specifico aveva deciso la pena di morte, anche attraverso il linciaggio, per l’omosessualità, l’adulterio e lo stupro. Tutti già illegali nel Brunei.


Il presidente aveva fino ad orafermamente difeso il suo diritto ad implementare le sue leggi ispirate alla sharia, alcune delle quali erano state adottate nel 2014 e da allora implementate gradualmente. Il ricchissimo sultano è spesso criticato da attivisti per azioni despotiche, quasi sempre senza sortire alcun effetto. In un’inconsuetareazionealla mobilitazionedella comunità internazionale, Bolkiah ha però affermato il 5 maggio che la pena di morte non farà parte del codice penale ispirato alla sua interpretazione della sharia.


Dopo che il3 aprile Bolkiah aveva annunciato la modifica del codice penale, le Nazioni Unite hanno chiesto di ritirare le misure. Il boicottaggio ha funzionato. Nelle scorse settimane molte celebrità avevano deciso di non entrare più negli alberghi di lusso gestiti dal sultano, come ilDorchester di Londra oil Beverley Hills Hotel di Los Angeles. Questa scelta è stata condivisa anche da varie multinazionaliche hanno dato ordine ai loro dipendenti di non soggiornare negli alberghi di Bolkiah, allo stesso modo molte agenzie turistiche hanno tolto il Brunei dalle loro destinazioni.

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