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Salvini: «Smettetela di insultare». Ma sono un centinaio le persone che il vicepremier ha attaccato sui social nell’ultimo anno

06 Maggio 2019 - 13:03 Felice Florio
«Sono stufo degli insulti. Le parole hanno un peso». Matteo Salvini chiede ai rivali politici di riflettere e calmare i toni. Eppure il ministro dell'Interno fonda una parte del suo consenso sull'utilizzo di un linguaggio forte e di argomenti divisivi per infiammare il suo seguito sui social

«Sono stufo degli insulti. Le parole hanno un peso, ricevo buste con i proiettili per quello che faccio. Destra, sinistra: respirate, riflettete e tornate persone civili. Un conto è il confronto politico, un conto è il tiro al bersaglio. Smettetela di insultare e minacciare il prossimo».

Queste parole sono state pronunciate domenica 5 maggio da Matteo Salvini. In realtà lo stesso ministro dell’Interno, il suo spin doctor Luca Morisi e i colleghi di partito non sono proprio degli agnellini dell’agone politico. E anche sui social, sono tantissime le persone che il leader della Lega ha preso di mira.

Spesso si è parlato di persone “bullizzate” da Salvini. Le più recenti sono Luca Casarini “il pluripregiudicato“; la nave Mare Jonio definita “un centro sociale galleggiante“; il vincitore di Sanremo “Mahmood…mah…” e persino il giovane Rami che chiedeva la cittadinanza: «Si faccia eleggere parlamentare e cambi la legge».

Abbiamo recuperato la lista che il giornalista Federico Mello ha affidato ai social il 29 gennaio scorso e ripresa da Diego Bianchi in Propaganda Live. «Ho voluto fare una ricerca per capire quante sono le persone a vario titolo attaccate, prese di mira o insultate da Matteo Salvini da quando è ministro. Escludendo le categorie generiche (i “rosiconi”, i “radical-chic”, i “professoroni”, le Ong) ho stilato la seguente lista, sicuramente incompleta ma nella quale non mancano le sorprese». Ecco l’elenco:

1. Gad Lerner;
2. Roberto Saviano;
3. Laura Boldrini;
4. Gino Strada;
5. Padre Zanotelli;
6. Don Paolo Tofani parroco di Pistoia:
7. Matteo Renzi;
8. Maria Elena Boschi;
9. Aboubakar Soumahoro;
10. Eugenio Scalfari;
11. Elsa Fornero;
12. Alan Friedman;
13. J-Ax;
14. Emmanuel Macron;
15. Luigi De Magistris;
16. Enrico Rossi;
17. Il settimanale Left;
18. Leoluca Orlando;
19. Maurizio Martina;
20. Claudio Baglioni;
21. Massimo Cacciari;
22. Famiglia Cristiana;
23. Luciano Canfora;
24. Mario Monti;
25. Heater Parisi;
26. Susanna Camusso;
27. Francesca Re David;
28. Il prof. Alex Corlazzoli;
29. Fabio Fazio;
30. Morgan; Carlo Lucarelli;
31. L’Associazione Nazionale Partigiani;
32. La Cgil;
33. L’Arci; Piero Sansonetti;
34. Valentina Nappi;
35. Giuseppe Genna;
36. Marco Minniti;
37. Pamela Anderson;
38. Gonzalo Higuain;
39. Frankie Energy;
40. I Pearl Jam;
41. Beppe Sala;
42. Jean-Claude Juncker;
43. Tito Boeri;
44. Armando Spataro;
45. Mario Draghi;
46. monsignor Galantino;
47. L’Unicef;
48. Mimmo Lucano;
49. Virginia Raggi;
50. Roberto Fico;
51.  Mario Balotelli;
52. Gemitaiz;
53. Asia Argento;
54. Fiorella Mannoia;
55. Nina Zilli;
56. Ghali;
57. Oliviero Toscani;
58. Chef Rubio;
59. Michele Riondino;
60. Don Biancalani;
61. Il sindaco di Latina Damiano Coletta;
62. Pif;
63. Il rapper francese Nick Conrad;
64. l’Associazione Nazionale Magistrati;
65. Il ministro del Lussemburgo Jean Asselborn;
66. Spike Lee;
67. Ugo De Siervo;
68. Pierre Moscovici;
69. Gianluigi Donnarumma;
70. Giovanni Malagò;
71. Salmo;
72. Michela Murgia;
73. La preside della scuola elementare Anita Garibaldi di Terni;
74. La Cina;
75. Avvenire;
76. Hezbollah;
77. Il vescovo di Caltagirone; ,
78. Il ministro francese Nathalie Loiseau;
79. Marco Damilano;
80. Vauro;
81. Yanis Varoufakis;
82. Repubblica;
83. Giampiero Mughini;
84. Il sindaco di Barcellona Ada Colau;
85. Martin Schulz;
86. Federico Fubini;
87. Reinhold Messner;
88. Lello Arena;
89. Valeria Fedeli;
90. Udo Gumpel;
91. Il Roma Pride;
92. Emma Bonino;
93. Fabrizio Corona;
94. la Coca-Cola.

Probabilmente qualche nome è sfuggito all’elenco. Resta il fatto che i toni del ministro dell’Interno Matteo Salvini sono stati spesso duri nei confronti di singole persone e di intere categorie. Lo stesso Mello, dopo aver compilato la lista, scrive: «Le parole “bullo” e “prepotente” sono le uniche due che mi vengono in mente».

L’auspicio è che, dopo aver provato cosa significa trovarsi al centro di attacchi e critiche espresse con toni accesi, questo lungo elenco si fermi qui e non arrivi a superare il numero 100.

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