Gaffe al San Carlo di Napoli: il Re di Spagna accolto con l’inno franchista

Il coro delle voci bianche del teatro San Carlo di Napoli ha cantato il testo di José María Pemán, poeta ufficiale del regime di Francisco Franco, che accompagnava l’inno durante la dittatura. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è scusato per l’accaduto

Il Presidente Sergio Mattarella ha dovuto applaudire e sorridere a fianco al re di Spagna, Felipe VI e al suo predecessore Juan Carlos, mentre l’orchestra del teatro San Carlo di Napoli suonava l’inno franchista. Poi però, al termine dell’esibizione, si è scusato con gli ospiti per l’accaduto.


L’incidente diplomatico è avvenuto il 7 maggio durante l’incontro tra Mattarella, il reali spagnoli e il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa nel contesto dei lavori per il Cotec Europa, un’organizzazione informale che riunisce Italia, Spagna e Portogallo. Come segnala il sito spagnolo ABC, il teatro San Carlo di Napoli non è stato scelto a caso: costruito nel 1737, rappresenta lo splendore di Napoli come capitale culturale d’Europa sotto il regno dei Borbone.


Dopo che l’orchestra del San Carlo ha suonato l’inno italiano, il coro di voci bianche ha intonato l’inno spagnolo. Oggi utilizzato senza parole, solo con la melodia, perché il testo di José María Pemán, che accompagnava l’inno durante il franchismo, è stato eliminato dopo la caduta del dittatore. Le parole in realtà sono state commissionate al poeta nel 1928, prima dell’avvento del regime franchista, sotto la dittatura di Miguel Primo de Rivera, ma sono passate alla storie come inno della Spagna di Franco.

Il sovrintendente del San Carlo si è scusato di fronte al presidente Mattarella, Felipe e Juan Carlos, ma nonostante l’incidente si sia formalmente chiuso in brevissimo tempo, è stato largamente ripreso dai media spagnoli, e rilanciato dagli utenti. Il coro ha detto, per giustificarsi, di aver cercato di fretta il testo dell’inno nazionale su Internet.

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