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No-vax e free-vax in piazza a Roma: decimati e divisi – Il video

08 Maggio 2019 - 18:15 Angela Gennaro
Ce l'hanno con la ministra Giulia Grillo, ma soprattutto con Beatrice Lorenzin. E ce l'hanno con il M5S e con la Lega, «rei» di non aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale

No-vax, free-vax, contro l'obbligo e per la libera scelta: scendono in piazza, a Roma, di nuovo. Gli slogan sono sempre gli stessi, le convinzioni anche: l'Italia, ne sono certi, è «un grande esperimento a cielo aperto sulle vaccinazioni». Siamo «tutti cavie» e i medici «mentono perché prezzolati». Quelli radiati o a rischio radiazione «sono eroi». Di più: «Non mi riprendere perché anche io rischio di perdere il lavoro».

È sempre «tutta colpa di Big Pharma», il complotto è «globale» ma il popolo No e Free vax che scende in piazza a Roma oggi, mercoledì 8 maggio, è decimato e diviso. Fisicamente, in due piazze: quella di SS. Apostoli, vicino a piazza Venezia, e quella davanti a Montecitorio. «No all'obbligo, sì alla raccomandazioni», ripetono.

I politici sono «bugiardi», e anche «assassini, giù le mani dai bambini». Ce l'hanno con la ministra Giulia Grillo, ma soprattutto con Beatrice Lorenzin. E ce l'hanno con il M5S e con la Lega, «rei» di non aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale. Contestato il portavoce del premier Giuseppe Conte, Rocco Casalino

A domanda, i presenti rispondono che no, non sono due le manifestazioni e no, «non c'è nessuna divisione». Che «ci sono gli infiltrati dei servizi segreti nel movimento». Ma, insomma, si tratta della stessa manifestazione, assicurano. Solo, volevano stare davanti alla Camera ma «la piazza avrebbe contenuto poche persone e quindi gli altri sono anche a piazza SS. Apostoli».

Non a tutti è chiara l'esistenza dei due appuntamenti paralleli. Altri, da SS. Apostoli, assicurano in mattinata che le due manifestazioni si sarebbero poi unite, ma così non è stato. Secondo quanto ricostruisce Tpi, non solo il movimento è spaccato e decimato (a Roma, nel 2017, ai tempi del decreto Lorenzin, i manifestanti raggiungevano le migliaia a piazza Bocca della Verità): ci sarebbe anche «una questione di sparizione delle somme donate dai genitori per finanziare la manifestazione di oggi».

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