Il coniglio gonfiabile di Jeff Koons è da record: venduto all’asta per 91,1 milioni di dollari

L’opera del noto artista americano ha battuto il record stabilito in precedenza dal dipinto «Ritratto di un artista» di David Hockney

È stata venduta per 91,1 milioni di dollari un'opera di Jeff Koons. La scultura del 1986 di Koons, «Rabbit», il celebre coniglietto di plastica gonfiabile venduto all'asta da Christie's a New York, è diventata così la più costosa della storia tra gli artisti viventi. 


Il precedente primato era detenuto dal dipinto «Ritratto di un artista» di David Hockney, venduto sempre da Christie's lo scorso novembre per 90,3 milioni. L'opera è stata acquistata da Robert Mnuchin, gallerista figlio del ministro del Tesoro statunitense Steven Mnuchin, anch'egli presente all'asta. 


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Jeff Koons uno degli esponenti del neo-pop, erede di Andy Warhol, ha rappresentato tramite le sue opere gli eccessi della società consumistica americana. Il coniglio supera così un'altra sua opera, il «Balloon dog», un cane gonfiabile di colore arancio, alto tre metri e lungo quasi quattro, realizzato in acciaio rifinito a specchio. La scultura era stata venduta per 58,4 milioni di dollari durante l'asta di Christie's del 12 novembre 2013 sempre a New York.

Il coniglio gonfiabile di Jeff Koons è da record: venduto all'asta per 91,1 milioni di dollari foto 1

The Balloon Dog

Il coniglio è stato il premio finale tra le sei opere offerte da Christie's dalla collezione dell'editore di Condé Nast S.I. Newhouse Jr., morto nel 2017. La stima iniziale prevedeva di raccogliere almeno 50 milioni di dollari. La scultura, la terza di una serie di tre opere, è stato l'ultimo esempio lasciato in mani private secondo Christie's.

Il prezzo, superando i 90,2 milioni di dollari con commissioni raggiunte, sempre da Christie's, per il dipinto di Mr. Hockney del 1972, «Ritratto di un artista» (Pool with two figures), ha confermato come le sculture in metallo del signor Koons siano diventate i trofei per eccellenza di miliardari, prodotti durante il boom dell'arte contemporanea degli anni '80 e '90.