Pagati in gratitudine degli studenti. Nient'altro: zero stipendi da mesi, zero rassicurazioni sul futuro del conservatorio Briccialdi. I docenti hanno passato la notte nell'istituto musicale di Terni per protestare contro la mancata erogazione degli stipendi di professori e amministrativi. Il bilancio del conservatorio versa in un grave stato di dissesto.
Occupazione a oltranza, almeno fino a quando «la presidenza e l’amministrazione comunale rispondono positivamente all’invito, che sarà a breve formalizzato dalle organizzazioni sindacali, di concerto con il Miur, per un tavolo congiunto, favorendone ed accelerandone la realizzazione», si legge in una nota delle rappresentanze sindacali unitarie (Rsu).
Per adesso, tra le soluzioni, l'unica perseguibile pare quella di attendere la statalizzazione effettiva del Briccialdi. L'istituto di alta formazione artistica e musicale al momento ha 300 iscritti ai corsi per conseguire il diploma accademico di primo e di secondo livello, 50 professori e tre dipendenti amministrativi. Durante l'occupazione, lezioni, esami e tesi continueranno a essere garantiti, anzi: l'attività didattica e concertistica sarà ampliata con altre iniziative.
«Prima della firma dei decreti che di fatto renderanno statale l'istituto – ha dichiarato la presidente del Briccialdi, Letizia Pellegrini – eravamo in fuoripista nel deserto. Adesso abbiamo imboccato la direzione giusta. Ma c'è da lavorare perché i soldi non piovono dal cielo». I professori ribadiscono: «Se tra mille difficoltà non abbiamo mai interrotto l'attività didattica è solo per rispetto degli studenti e delle loro famiglie».
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