Austria, foto dei superstiti della Shoah imbrattate con svastiche

Sulle immagini del fotografo italiano Luigi Toscano anche la scritta «1 Jesus = 6000000», con evidente riferimento ai sei milioni di ebrei uccisi nei Lager nazisti

Le foto di sopravvissuti all’Olocausto, scattate dal fotografo italiano Luigi Toscano, e che sono state esposte lungo il Ring, una strada centrale di Vienna, sono state sfregiate con svastiche e scritte antisemite. Nelle scorse settimane le stesse immagini erano state danneggiate con dei coltelli. Oltre alle svastiche sulle fotografie è comparsa la scritta: «1 Jesus = 6000000», con evidente riferimento ai sei milioni di ebrei uccisi nei Lager nazisti.


Il cancelliere Sebastian Kurz, che in questi giorni sta gestendo la crisi del suo governo sovranista, ha condannato il «gesto antisemita» ed ha chiesto
«un’indagine approfondita». Il capo della comunità ebraica austriaca ha parlato di «atto antisemita che colpisce l’intera Austria».


La mostra è un’iniziativa del Centro ESRA, che da 25 anni cura la sopravvivenza della memoria dei sopravvissuti delle persecuzioni naziste. L’apertura della mostra è avvenuta alla presenza del presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen e l’esposizione sarà visibile fino a fine maggio.

L’ESRA ha parlato di «un atto di distruzione antisemita e irriverente». L’associazione, in una nota, si è dichiarata «scioccata e indignata dal fatto che una memoria artistica sensibile della Shoah abbia ispirato un’aggressione cinica e distruttiva nei confronti di immagini di esseri umani». Inoltre il gesto mostra «mancanza di rispetto per l’arte e soprattutto mostra mancanza di rispetto per le persone ritratte, che sono state perseguitate durante il periodo nazista», ha detto aggiunto l’ESRA.

La polizia è stata informata dall’associazione e sta indagando sui responsabili. Da ESRA arriva anche un rimando all’attualità: «Chiunque non abbia compreso questa parte della storia austriaca ed europea rischia di soccombere a quei politici di oggi che sono totalitari, sprezzanti dell’umanità e senza scrupoli».

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