Posticipate la sveglia ogni mattina? Forse vi state facendo più male di quanto pensiate

Rimandare il risveglio per dormire un po’ di più non vi aiuterà, meglio togliersi qualche vizio

Posticipare la sveglia mattutina con il cosiddetto «snooze button» potrebbe sembrare un gesto banale per dormire ancora qualche minuto. Ma forse c’è qualcosa di più. Almeno secondo il dottor Clint Witchalls, un esperto di dolore cronico che si è occupato spesso di salute del sonno.


Un orologio dentro di noi

Un ruolo importante è giocato dal nostro orologio interiore. Si tratta di quello impostato dai ritmi circadiani, il cui funzionamento è collegato ai cicli di luce e buio che possono essere condizionati – con danni alla nostra salute – dalle luci artificiali, comprese quelle dei nostri dispositivi. 


La domanda fondamentale che si pone Witchalls è quanto abbia senso posticipare la sveglia di qualche minuto se si ha ancora sonno. Il problema si sposterebbe quindi a monte, su cosa disturba il nostro riposo.

L’illusione del sonnellino riparatore

Oltre a fattori esterni, come l’esposizione a luci artificiali o il consumo di tabacco e alcolici la sera, dobbiamo considerare anche cosa succede in noi mentre dormiamo. Uno dei fattori più comuni in questi casi riguarda la respirazione: si va dal banale russare alla più preoccupante apnea notturna.

Illudersi di riuscire a colmare le lacune del nostro sonno posticipando la sveglia di qualche minuto non ci porterà molto lontano, anche se è una abitudine che cominciamo ad avere fin dall’adolescenza, quando capita spesso la sera di sconvolgere i nostri ritmi circadiani.

«Posticipare la sveglia per nove minuti non ci darà altro riposo ristoratore – afferma Witchalls – potrebbe confondere il cervello avviando una maggiore produzione di neuro-chimici che provocano il sonno, secondo alcune ipotesi».

L’autore suggerisce quindi di meditare meglio l’impostazione della nostra sveglia, con l’orario in cui sappiamo che effettivamente dovremo alzarci, evitando tutti quei vizi già accennati che disturberebbero le fasi del sonno, soprattutto quella Rem. 

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