Colpo alla ‘ndrangheta in Emilia, arrestato anche presidente del consiglio comunale di Piacenza

Al centro dell’indagine un clan della ‘ndrangheta in Emilia Romagna considerato parte della cosca dei cutresi

Maxi blitz delle forze dell’ordine in Emilia Romagna contro l’ndrangheta. Tra gli arrestati ci sarebbe anche Giuseppe Caruso, presidente del Consiglio comunale di Piacenza ed esponente locale del partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia.


In totale sono sedici i destinatari del provvedimento restrittivo emesso dall’autorità giudiziaria di Bologna, appartenenti alle famiglie di ‘ndrangheta legate ai Grande Aracri, di Cutro, in provincia di Crotone. Oltre a Caruso ci sarebbero anche il bosso Francesco Grande Aracri, residente in Reggio Emilia, e i figli Salvatore e Paolo.


Diversi i capi d’accusa: associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, danneggiamento e truffa aggravata. Il clan sarebbe stato attivo nel giro delle estorsioni, dell’usura e del riciclaggio.

Sono attualmente in corso anche un centinaio di perquisizioni in tutta Italia nei confronti di persone collegate alla cosca. Sequestrati beni per diversi milioni di euro da parte di una squadra di oltre 300 poliziotti della polizia di Stato di Bologna in collaborazione con quella di Parma, Reggio Emilia e Piacenza.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ringraziato le forze dell’ordine e, rivolgendosi agli inquirenti, ha dichiarato: «Nessuna tregua e nessuna tolleranza per i boss. Avanti tutta contro i clan».

Fratelli D’Italia Piacenza / In alto a destra il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Caruso

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