Ammissione a Medicina e Odontoiatria 2019: date, posti disponibili e le altre informazioni sul test

1.789 posti in più per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia, 37 per quello in odontoiatria: siamo lontani dalle richieste fatte da studenti e associazioni. Intanto non si intravede una soluzione per l’imbuto formativo per chi non riesce a specializzarsi

L’attesta sembra finita, il Miur ha pubblicato numeri e date del test d’ingresso ai corsi dei laurea di area medico-sanitaria. Ma la verità è che l’attesa è appena iniziata: l’anno scorso furono 67.005 candidati a provare per 10.875 posti disponibili tra Medicina e Chirurgia e Odontoiatria. Quest’anno il numero di ammessi aumenterà, ma le proporzioni tra chi potrà studiare con lo stetoscopio al collo e chi dovrà virare su un altro percorso di studi o aspettare il prossimo test non saranno poi così diverse.


Il numero dei posti disponibili

Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha firmato i decreti che definiscono l’immatricolazione ai corsi di laurea di area medica. I posti disponibili sono aumentati: 11.568 i posti per Medicina e Chirurgia, 1.789 in più dei 9.779 rispetto alle ammissioni dell’anno scorso, ma meno dei 2 mila posti che aveva promesso il ministro. I posti per odontoiatria sono aumentati solo di 37 unità rispetto al test del 2018.


  • Medicina e Chirurgia: 11.568 posti;
  • Odontoiatria: 1.133 posti;
  • Medicina Veterinaria: 759 posti.

Non sono stati ancora firmati i decreti ministeriali per i posti destinati alle immatricolazioni ai corsi di laurea di Professioni Sanitarie, come infermieristica, fisioterapia, ostetricia, eccetera.

Le date dei test

Per iscriversi al test bisogna registrarsi sul portale www.universitaly.it. «Le iscrizioni online per i corsi di laurea e laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, Veterinaria, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Architettura saranno attive dal 3 luglio 2019 fino alle ore 15:00 del 25 luglio 2019», scrivono sul sito del Miur. Ecco le date dei test:

  • Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria (in lingua italiana): 3 settembre 2019;
  • Medicina Veterinaria: 4 settembre 2019;
  • Professioni Sanitarie: 11 settembre 2019;
  • Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria (in lingua inglese): 12 settembre 2019;
  • Professioni Sanitarie (laurea magistrale): 25 ottobre 2019.

La prova da superare

Il test per Medicina e Chirurgia 2019 consiste in 60 domande con cinque risposte tra cui scegliere:

  • Risposta esatta: 1,5 punti;
  • Risposta errata: -0,4 punti;
  • Risposta non data: 0 punti.

La prova dura 100 minuti e l’inizio previsto è per le ore 11:00 del 3 settembre. Rispetto all’anno precedente, diminuiscono le domande di logica e aumentano quelle di cultura generale:

  • Biologia: 18 quesiti;
  • Chimica: 12 quesiti;
  • Cultura generale: 12 quesiti;
  • Ragionamento logico: 10 quesiti;
  • Fisica e matematica: 8 quesiti.

Per entrare nella graduatoria nazionale e sperare di ottenere un posto in un’università del territorio italiano, è necessario raggiungere un punteggio minimo pari a 20 punti.

Quando escono i risultati

La prima graduatoria sarà anonima e verrà resa pubblica dal ministero dell’Istruzione il 17 settembre 2019. Ogni candidato potrà vedere il proprio punteggio personale a partire dal 27 settembre, accedendo sempre alla piattaforma di Universitaly. La vera data da attendere è però quella del 1 ottobre 2019, giorno in cui verrà pubblicata la graduatoria unica nazionale per merito. E di lì in avanti comincerà il toto-scorrimenti per capire in quale sede e in quale città occorrerà trasferirsi per inseguire il proprio sogno.

La polemica sulle scuole di specializzazione

Persiste l’annosa mancanza di borse di studio per gli specializzandi: saranno 8.000, 1.800 contratti in più rispetto al concorso del 2018. A fronte di oltre 20.000 candidati che si presenteranno al test del 2 luglio, più del 50% dovrà rimandare l’accesso alla formazione specialistica e restare impantanato nel cosiddetto imbuto formativo, tra guardie mediche e l’idea di andare via dall’Italia.

«L’Italia non ha bisogno di medici, ha bisogno di specialisti – scrive l’Associazione liberi specializzandi sulla propria pagina Facebook -. La gobba pensionistica ci sarà da ora fino al 2025. Gli iscritti nel 2019 saranno i medici del 2025 e gli specialisti del 2031 anno in cui la gobba pensionistica sarà finita. Oggi non servono studenti di medicina, oggi servono borse di specializzazione, e a 7 giorni dal concorso non c’è ancora la ripartizione dei posti disponibili. Senza programmazione, il sistema è destinato al collasso».

L’associazione lamenta anche poca trasparenza in vista del concorso: «A meno di 100 ore dal concorso SSM2019, che è uno dei momenti più importanti di una intera generazione di giovani medici, non si sa ancora il numero preciso di borse a concorso, non ci sono comunicazioni ufficiali sul termine degli accreditamenti e sul numero ufficiale dei partecipanti».

E conclude: «Chiediamo che i decreti direttoriali di tutte le scuole siano resi pubblici: perché non possiamo sapere che la scuola di cardiologia di Canicattì è accreditata o meno, e con quanti posti letto e con quanti interventi effettuati? Perché ci deve essere questa segretezza?».

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