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Conte riceve Putin: «Auspichiamo il superamento delle sanzioni contro la Russia»

Dopo la conferenza stampa, Putin ha lasciato palazzo Chigi per andare a cena con il presidente del Consiglio e i due vicepremier

Con più di un’ora di ritardo rispetto al cronoprogramma il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin è arrivato a Palazzo Chigi, dopo l’incontro con Papa Francesco e quello al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel cortile di Palazzo Chigi è stato accolto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, mentre da Mosca la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova lanciava l’allarme di una guerra civile su «larga scala» in Libia.

Il dialogo tra Putin e Conte si è incentrato su Libia, Siria, ma soprattutto su Ucraina e di conseguenza sulle sanzioni. «Chi ha distrutto la stabilità della Libia? Per me è stata una decisione della Nato, ora lavori per stabilizzare la situazione», ha detto Putin in conferenza stampa. Ma non si è sbilanciato sui suoi rapporti con Haftar «appoggiamo i rapporti sia con il maresciallo che con Serraj», ha aggiunto il presidente russo. Al centro del colloquio le sanzioni imposte dall’Unione europea dopo l’annessione della Crimea nel 2014.

Conte si è augurato di poterle abolire al più presto e Putin ha ringraziato l’Italia per il suo impegno in questo senso. Un incontro che Conte ha definito «cordiale e positivo», mentre per Putin è stato «concreto e costruttivo». Era dal 2015 che il presidente russo non veniva in visita ufficiale in Italia, quando all’Expo di Milano aveva tenuto una conferenza stampa con l’allora premier Matteo Renzi.

Ore 20.05 – Putin lascia Palazzo Chigi per la cena finale con Giuseppe Conte e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Ore 19.51 – I due leader commentano la situazione in Libia e in Venezuela. «Chi ha distrutto la stabilità in Libia? Per me è stata la Nato – ha detto il presidente russo Putin – Bisogna arrivare al cessate il fuoco al più presto». Di Venezuela il presidente russo dice di avere parlato anche con il Papa e con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ore 19.49 – Conte prova a porsi come mediatore tra Russia e Unione Europea, auspicando un approccio molto inclusivo. «Ogni volta che ci avviciniamo alla scadenza delle sanzioni, mi rattristo. Sono state appena rinnovate le sanzioni, abbiamo sei mesi per lavorarci», ha detto Conte

Ore 19.42 – Sui rapporti commerciali tra Usa e Cina, la posizione di Putin è che «bisogna fare di tutto per far raggiungere un accordo, altrimenti calerà il Pil mondiale». Il presidente del Consiglio Conte dice di non avere parlato oggi del memorandum tra Italia e Cina con Putin, ma sulle sanzioni nei confronti della Russia dice: «Il mio governo ha sempre espresso che le sanzioni non sono un fine. Auspichiamo che le sanzioni siano transitorie e il superamento delle sanzioni, perché non fa bene all’Ue e all’Italia».

Ore 19.35 – Putin rileva che la traduzione si è interrotta a metà della domanda fatta sulle sanzioni nei confronti della Russia. Il presidente Conte ha chiesto di ripeterla. «Siamo grati all’Italia per la sua posizione verso la Russia. Comprendiamo che abbia degli impegni dovuti ai legami con l’Europa, ma nei confronti delle sanzioni auspichiamo un ritorno ad avere rapporti a 360 gradi» ha poi risposto il presidente russo.

Ore 19.27 – Putin: «Abbiamo avuto un incontro costruttivo. Ci eravamo visti recentemente in Giappone. L’Italia è un nostro importante partner economico»

Ore. 19.20 – Inizia la conferenza stampa (qui la diretta video). Conte riferisce di un incontro molto cordiale e inizia sottolineando la collaborazione economica tra i due Paesi, sia in ambito energetico, manufatturiero e culturale. «Ci siamo confrontati sui dossier internazionali più importanti e condiviso i perduranti rischi sulla Libia. L’escalation in corso avrebbe preoccupanti conseguenze. Serve un rapido cessate il fuoco», ha detto il presidente del Consiglio.

Ore 19.10 – Ancora in corso il vertice bilaterale. A seguire la conferenza stampa congiunta tra i due leader, nel cortile di Palazzo Chigi. Previsto un intervento di Conte, uno di Putin e poi quattro domande concesse alla stampa

Ore 18.33 – Ultimi lavori in vista della conferenza stampa, si pulisce il tappeto rosso nel cortile. Distribuita acqua ai giornalisti

Ore 18.15 – I giornalisti vengono fatti uscire dalla sala stampa dopo qualche momento di tensione tra due colleghi, in fila per accedere alla conferenza stampa

Ore 18.10 – Rissa sfiorata tra due colleghi, partita da uno spintone tra un operatore russo e una fotografa italiana in attesa di accedere alla conferenza stampa. È intervenuta la Digos

Ore 17.52 – Inizia il vertice bilaterale tra Conte e Putin. Al termine dell’incontro a porte chiuse, ci sarà la conferenza stampa

Ore 17.42 – L’auto blindata con a bordo il presidente russo entra nel cortile di Palazzo Chigi. Ad attenderlo il presidente Conte per il picchetto d’onore

Ore 17.30 – Il presidente del Consiglio Conte attende l’arrivo del presidente russo Putin, che ha lasciato il Quirinale dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ore 16.15 – Attesa nella sala stampa di palazzo Chigi. Ci sono 120 giornalisti accreditati – tra quelli italiani e stranieri – per seguire la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin nel pomeriggio a Palazzo Chigi. A questi si aggiungono circa 100 tra cineoperatori e fotografi. Visti i posti limitati, una parte del piano terra della sala stampa è stato riservato alla stampa russa.

Ore 15.30 – Issata la bandiera russa, di fianco a quella italiana e quella dell’Unione europea, fuori da Palazzo Chigi

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