Caos rifiuti Roma, depositata in Campidoglio una delibera di iniziativa popolare

Per i promotori dell’iniziativa «le soluzioni per ripulire Roma una volta per tutte ci sono, basta avere il coraggio di attuarle»

È stata consegnata stamane, 12 luglio, in Campidoglio una delibera di iniziativa popolare per uscire dal caos rifiuti di Roma. Si chiama ‘Ripuliamo Roma’ ed è stata sottoscritta da 7mila cittadini. «Da domani ci saranno 6 mesi di tempo per discutere e votare la proposta in aula», spiega il consigliere della Regione Lazio Alessandro Capriccioli, in quota +Europa.


I punti della delibera sono:


  • nuovo piano industriale per Ama affinché si doti degli impianti necessari a chiudere il ciclo dei rifiuti sul territorio metropolitano
  • aumento della raccolta differenziata
  • aumento degli impianti al servizio di differenziata e indifferenziata con la conversione degli impianti di Trattamento Meccanico-Biologico in impianti recupero materia

Spiega Capriccioli: «E poi una discarica di servizio, piccola, residuale, che nella Capitale ci deve essere». «Non si parla naturalmente di Malagrotta» spiega il consigliere a Open. «Oggi non sono più come quella, le discariche».

Le responsabilità politiche

Di chi sono le responsabilità politiche? «Nel caos rifiuti romano la responsabilità è di tutti gli ultimi sindaci e giunte. A forza di dire di no a qualsiasi impianto, per paura, a Roma ci siamo ritrovati la discarica in casa e per le strade», dice a Open Simone Sapienza, segretario di Radicali Roma.

«Quello che chiediamo è molto semplice: la scrittura di un nuovo piano industriale per Ama affinché si doti degli impianti necessari a chiudere il ciclo dei rifiuti sul territorio metropolitano», spiegano i promotori dell’iniziativa. «I cittadini che hanno sottoscritto la nostra proposta, e immaginiamo anche gli altri, sono stufi di pagare una delle tari più alte d’Italia per vivere in una discarica a cielo aperto in mezzo a topi e gabbiani. Le soluzioni per ripulire Roma una volta per tutte ci sono: basta avere il coraggio di attuarle».

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