Chi è l’attivista afroamericana trovata morta a Baton Rouge

Sadie Roberts-Joseph è stata trovata priva di vita nel bagagliaio di una macchina a Baton-Rouge, nel Louisiana

Baton Rouge, la capitale dello stato USA del Louisiana, piange la morte di una delle sue eroine, Sadie Roberts-Joseph. Morte resa più dolorosa e tragica per il modo in cui è avvenuta: la donna, settantacinquenne, è stata trovata priva di vita nel bagagliaio di una macchina a qualche miglia dalla sua abitazione.


Per il momento non ci sono né informazioni riguardo le circostanze del suo ritrovamento, né indiziati, ma soltanto il cordoglio da parte di chi nella sua comunità è stato toccato dal lavoro che ha svolto durante la sua vita, soprattutto nelle vesti di attivista e come paladina dei diritti civili, in particolar modo della comunità afroamericana.


Su sua iniziativa è stato costruito il primo e unico museo di storia afroamericana – l’Odell S. Williams Now And Then African-American Museum – nella città che è stata un palcoscenico importante nella lotta per i diritti civili negli Usa del dopoguerra.

A lei sono dovute le celebrazione del black history month – nella sua città: un mese intero (ottobre) in cui viene studiata, raccontata e ricordata la storia degli afroamericani negli Stati Uniti, dalla schiavitù all’emancipazione, dalla segregazione all’elezione del primo presidente afroamericano, Barack Obama, nel 2008.

Tra i vari eventi commemorativi da lei organizzati spicca la festa dell’emancipazione afroamericana nota come Juneteenth e solitamente festeggiata il 19 giugno per ricordare il giorno (19 giugno 1865) in cui – con oltre due anni di ritardo – arrivò nel Texas la notizia dell’emancipazione degli afroamericani dalla schiavitù, firmata dal presidente degli Stati Uniti Abramo Lincoln nel 1963.

In un post su Facebook, la polizia di Baton-Rouge ha voluto anche ricordare il lavoro di volontariato e di assistenza sociale svolto negli anni da Ms. Sadie, tramite l’associazione CADAV, da lei fondata per contrastare l’abuso di stupefacenti e gli episodi di violenza. «Ms. Sadie è un tesoro della nostra comunità – si legge nel post -, avvertiamo la sua perdita come la avvertirà l’intera comunità che lei ha servito».

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