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Pitbull ucciso a Napoli: la Polizia diffonde i referti medici degli agenti feriti

16 Luglio 2019 - 10:48 David Puente
Secondo alcuni, il pitbull ucciso a Napoli dagli agenti della Polizia non avrebbe morso nessuno. Ecco i referti

Il 12 luglio 2019 un pitbull viene ferito con dei colpi d’arma da fuoco dagli agenti della Polizia di Stato durante un arresto avvenuto a Napoli. Soccorso dagli agenti dell’Unità Cinofila, il cane viene condotto presso un centro veterinario dove poi è deceduto. Circola online un video dell’accaduto, pubblicato da testate come Il Mattino – con il titolo «Napoli, pitbull morde agente: ferito e poi soccorso muore» – e da pagine social come quella di Daniele Cinà.

Secondo Cinà «mentre il Ministro dell’Interno si prodiga a fare il finto animalista, un poliziotto, in pieno giorno, uccide un cane a colpi di pistola, sparando tra la gente» domandando se tutto questo è normale e sostenendo di trovarci nel «far west». Oltre a Cinà era intervenuto anche il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli: «Sarebbe grave se l’agente avesse colpito l’animale senza una reale condizione di pericolo imminente. Non ci sono giustificazioni per chi spara senza ragioni. Per questo chiediamo una inchiesta interna sull’intera vicenda».

I fatti

Il 12 luglio 2019 mattina gli agenti si erano recati presso via Cesare Rosaroll per eseguire un ordine di carcerazione nei confronti di un 25enne già sottoposto agli arresti domiciliari. Il ragazzo aveva opposto resistenza puntando una pistola contro gli agenti – risultata poi finta e priva del tappo rosso – aizzando il proprio cane contro di loro.

Il cane, incitato dal suo padrone, aveva ferito un agente lacerandogli la caviglia sinistra. A seguito dell’aggressione e di fronte all’animale in evidente stato di aggressività, i poliziotti hanno sparato due colpi d’arma da fuoco contro l’animale ferendolo gravemente.

Il 25enne non poteva in alcun modo possedere l’animale durante gli arresti domiciliari, inoltre è risultato sprovvisto di microchip.

La risposta social

Di fronte alla morte dell’animale alcuni utenti e animalisti si sono organizzati per attivare petizioni e gruppi di protesta contro gli agenti, in alcuni casi sostenendo che non esisterebbe alcuna vittima dell’aggressione e che si sarebbero inventati tutto per giustificare gli spari

Il post di Fancesca nel gruppo «Giustizia Per Rocky»

«Il problema è che il morso non c’è altrimenti ad oggi la presunta vittima sarebbe apparsa dovunque mettendo in bella mostra la sua gamba lacerata ! Non c’è niente nè una dichiarazione della polizia nè del sindaco nè del questore .. e questo è sufficiente per far capire che lo sanno che hanno combinato un casino quel giorno .. hanno perso il controllo della situazione», scrive Rosa.

Il commento di Rosa.

Morso alla caviglia: il referto medico

Quattro sono stati gli agenti che sono dovuti ricorrere alle cure mediche per traumi, contusioni varie e a causa del morso ricevuto dal cane da parte di uno di loro. Ecco il referto in cui viene riportato il danno del morso:

Il referto medico dell’agente ferito dal cane.

Come si evidenzia dal referto medico rilasciato dall’Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, l’agente ha subito dall’animale una lacerazione della caviglia sinistra con una sospetta lesione al tendine d’Achille.

Arresto turbolento

Tutto questo di fronte a un arresto rivelatosi complicato, anche in presenza di una finta pistola non riconosciuta come tale all’inizio dello scontro in mancanza del classico tappo rosso. Il 25enne risulta accusato di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, come riportato anche dai referti medici di altri due agenti. Per il primo è stata data una prognosi di 15 giorni per contusioni multiple agli arti inferiori.

Il secondo referto medico di un agente ferito durante l’arresto.

Per il secondo, invece, dieci giorni di prognosi per trauma cranio facciale con parziale frattura dell’incisivo superiore mediaele e contusioni multiple per il corpo. In tutti i casi, nei referti gli agenti dichiarano di essere stati aggrediti dal cane aizzato dal suo proprietario.

Il terzo referto medico, anche in questo – come nei precedenti – risulta l’aggressione da parte del cane nei confronti degli agenti durante l’arresto.

Le denunce

Non sono mancate le denunce, come quella dell’OIPA, e le richieste di chiarimenti da parte di esponenti politici come Francesco Emilio Borrelli il quale riporta che la Magistratura avrebbe aperto un fascicolo. Di quanto accaduto la Polizia di Stato ha subito informato l’Autorità Giudiziaria, fornendo tutto il materiale riscontrato per le sue valutazioni.

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