In Evidenza ENISiriaUSA
ATTUALITÀRazzismoTrevisoViolenza sulle donne

Treviso, «Negr*** torna in Marocco». Ragazza picchiata al distributore, nessuno interviene

Susy era a lavoro al distributore di benzina, poi l'aggressione: verbale e fisica

«Mettere le mani addosso ad una ragazza nell’indifferenza generale», è la denuncia di Luca Vazzoler, gestore del distributore Energyca di Vazzola, in provincia di Treviso. Venerdì alle ore 15 l’arrivo della dipendente, Susy. L’entrata nel distributore con la macchina e lo scontro, sventato, con un furgone bianco che correva dentro il piazzale per scendere e andare al bar.

La dinamica

«Lei suona il clacson, gli fa notare che è pericoloso guidare così in un piazzale dove passano clienti e ne nasce una discussione, che culmina con questo omone grande e grosso che le tira dapprima un ceffone facendole perdere gli orecchini e sanguinare l’orecchio, per concludere con un calcio all’altezza del ginocchio del quale porta ancora ovviamente l’ematoma. Il tutto condito da insulti tipo «put..na», «sporca neg..a puzzi» . Poi è andato al bar», a scriverlo è lo stesso Vazzoler che su Facebook ha raccontato l’accaduto.

https://www.facebook.com/luca.vazzoler/posts/10219996830335292

L’indifferenza generale

La chiamata ai carabinieri e e al marito e a Vazzoler che dichiara di essere rimasto con la ragazza fino all’arrivo degli agenti. Ma, scrive, «Nè il gestore nè i suoi altri 3 clienti presenti al momento dicono di aver visto niente. Una ragazza viene aggredita, verbalmente e fisicamente, ma nessuno dei presenti interviene, vede e sente niente. Il gestore del bar però chiama subito il proprietario dell’area per avvisarlo che la benzinaia ha litigato con un cliente, strano per uno che non ha visto nulla».

La denuncia

La ragazza è stata medicata al Pronto Soccorso di Conegliano pero poi sporgere denuncia ai Carabinieri. Ora, Vazzoler chiede che chiunque abbia visto qualcosa lo contatti direttamente per poter fare chiarezza su quanto è successo: «Non si può lasciare impunito chi si comporta così, non si può rimanere indifferenti, non si può lasciar correre».

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti