Mentre in gran parte del mondo si lotta per una parificazione dei congedi postnatali dei due genitori e contro il tabù dell’allattamento in pubblico, in Nuova Zelanda un neo padre ha portato il suo bebè al lavoro, in Parlamento.
Il parlamentare laburista Tāmati Coffey, di ritorno dal congedo postnatale, ha portato il 21 luglio suo figlio Tūtānekai Smith-Coffey in aula. Il bimbo è il figlio biologico di Tim Smith, il partner di Coffey e di una madre surrogata, amica della coppia.
Lovely to have a baby in the House, and what a beautiful one @tamaticoffey pic.twitter.com/EP6iP9eQES
— Gareth Hughes (@GarethMP) 21 agosto 2019
Il Presidente della Camera, Trevor Mallard, ha tenuto il bimbo tra le braccia mentre presiedeva la seduta parlamentare, dandogli anche da bere da un biberon. In un’intervista a Newshub, Coffey ha affermato di essersi sentito «veramente supportato dai miei colleghi in Parlamento»
Normally the Speaker’s chair is only used by Presiding Officers but today a VIP took the chair with me. Congratulations @tamaticoffey and Tim on the newest member of your family. pic.twitter.com/47ViKHsKkA
— Trevor Mallard (@SpeakerTrevor) 21 agosto 2019
La Nuova Zelanda si era già fatta notare per il suo progressismo in questo campo quando la premier Jacinda Ardern aveva portato a settembre 2018 sua figlia neonata all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Jacinda Ardern and her baby just made history at the UN https://t.co/T3od7CjIIY pic.twitter.com/SCfRgMEy8l
— SBS News (@SBSNews) 25 settembre 2018
In Inghilterra anche la leader Lib Dem Jo Swinson aveva portato il suo bimbo, Gabriel, in Parlamento nel 2018 e l’Australiana Larissa Waters aveva addirittura allattato in Senato nel 2017.

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