Listeria, cresce la paura dopo i casi spagnoli: primo infetto all’estero

I casi accertati sono almeno 200, quelli sospetti circa 500, i decessi due. Ma questo è il primo caso fuori dalla Spagna

Un uomo britannico è rimasto infetto dopo aver contratto la listeriosi in Andalusia, al sud della Spagna. A confermarlo è il ministero della salute spagnola che sta monitorando l’epidemia da quando, il 5 agosto è stato identificato il primo focolaio. D’allora l’Organizzazione mondiale per la sanità ha dichiarato l’emergenza mondiale.


L’uomo è stato rilasciato dall’ospedale dopo un ricovero durato qualche giorno. Per il momento sono circa 200 i casi accertati e due i decessi. Il quotidiano spagnolo El Pais ha confermato che tracce del batterio listeria manocytogenes sono state trovate anche sul carrello da forno della compagnia Magrudis che produce la carne mechada, principale vettore dell’epidemia.


L’epidemia

Le tracce del batterio erano state trovate in origine sulle siringhe usate per lardare la carne di maiale usata per preparare la carne mechada. Non è noto quanti esemplari del prodotto siano attualmente in circolazione.

Le ricerche sono state rese più complicate dal fatto che i prodotti contaminati sono diversi, non soltanto di proprietà della Magrudis, ma anche di un’altra azienda presente nello stesso stabilimento. Inoltre, uno di questi prodotti sarebbe stato commercializzato senza etichetta.

La listeriosi

La listeriosi è una malattia infettiva trasmessa in genere con gli alimenti, causata da un batterio che abita nell’acqua e nella terra. Tra i soggetti sani adulti la malattia provoca i sintomi classici dell’intossicazione alimentare, come il vomito, la diarrea e la febbre. Solitamente si risolve facilmente.

Tra le persone più vulnerabili – gli immundepressi, gli anziani, le donne in gravidanza – può avere conseguenze molto più gravi, causando infezioni pericolose del sistema nervoso. Le due persone decedute in Spagna nelle scorse settimane avevano rispettivamente 90 e 72 anni gravemente malato di tumore al pancreas.

I consigli della Farnesina

Sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina si legge: «Si consiglia di evitare il consumo del prodotto [carne mechada ndr] in questione e di applicare le norme di igiene previste per tutte le tossinfezioni alimentari: cottura completa dei cibi, lavaggio scrupoloso delle verdure prima dell’uso, separazione delle carni crude dalle verdure e dai cibi cotti e pronti al consumo. Qualora, durante o a seguito di un viaggio in Spagna, si manifestassero per più giorni i sintomi dell’infezione (diarrea, febbre, nausea, dolori muscolari) si raccomanda di rivolgersi ad una struttura medica e di richiedere la diagnosi di listeria attraverso le analisi del sangue».

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