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«Senatori M5s contro Conte in cambio di un seggio». Le voci del vicesegretario della Lega

02 Settembre 2019 - 13:44 Valerio Berra
I Cinque Stelle che puntano alla Lega e i berlusconiani che mirano a sostenere il governo. Tutte le voci sui cambi di casacca in vista del governo giallo-rosso

La voce ha cominciato a girare. L’ultimo a parlarne è stato Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, che ai microfoni di Adnkronos ha dichiarato: «Ci sono stati, nelle ultime ore, almeno nove senatori del M5S che mi hanno chiamato, dicendosi disponibili a non votare la fiducia a Palazzo Madama al premier Conte». E ancora: «Sono senatori che ora chiedono di avere una candidatura per un seggio con la Lega alle prossime elezioni. Non parlano solo per loro stessi, ci sono altri pronti a seguirli». Una voce, quella di eletti del Movimento pronti a disertare gli ordine dei vertici che potrebbe essere diffusa anche solo per sabotare l’accordo con il Pd. In qualche modo, infatti, era stata annunciata anche da Matteo Salvini. In un video pubblicato su Facebook il 1 settembre, il leader della Lega viene ripreso mentre risponde alle domande di alcuni giornalisti. Prima ha commentando il voto su Rousseau che deciderà sulla nascita del governo giallo-rosso: «L’alleanza con il Pd è una roba indigesta per molti». E poi, parlando degli eletti del Movimento Cinque Stelle: «Le porte della Lega sono aperte. Se c’è comunanza di idee, vedremo».

La pattuglia di berlusconiani guidati da Gianni Letta

Il senatore a Cinque Stelle Gianluigi Paragone si è da sempre detto contrario all’accordo di governo tra Pd e M5s. Una posizione che è spesso tornato a ribadire su Facebook nelle ultime ore, dove scrive anche: «C’è una pattuglia di senatori berlusconiani guidati da Gianni Letta pronta a votare sì all’occorrenza e stabilmente dalla Manovra in avanti». Dichiarazione che è stata smentita da Lucio Malan, vicecapogruppo di Forza Italia al Senato: «Forza Italia è compattamente contraria al governo M5S-Pd e al Senato nostro gruppo voterà No. Fra di noi non ci sono né trame, né pattuglie, né gruppetti. L’affermazione del senatore Gianluigi Paragone ha la sua probabile origine nel caldo estivo, quest’anno particolarmente intenso a Roma».

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