In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERIMoscaRussiaVladimir Putin

Russia, duro colpo per il partito di Putin alle municipali di Mosca

09 Settembre 2019 - 07:54 Redazione
Brutta sorpresa per il capo del Cremlino nel voto della capitale. Russia Unita rimane il primo partito ma perde quasi la metà dei suoi seggi

La maggioranza del partito di Vladimir Putin ha subìto un duro colpo alle elezioni municipali di Mosca dell’8 settembre. L’appuntamento con il voto ha avuto luogo dopo un’estate di proteste di piazza contro il divieto di candidarsi impartito ai principali oppositori del Cremlino.

L’affluenza alle urne è stata bassissima (del 5% a mezzogiorno), probabilmente anche anche a causa dell’invito di Alexei Navalny, leder dell’opposizione, alla «strategia del voto intelligente». Russia Unita di Putin ha perso 16 dei suoi 40 seggi.

E dunque il partito di Putin si è aggiudicato 24 dei 45 seggi della Duma della capitale russa, contro i 40 che detiene attualmente. Questo è il risultato ormai certo quando sono stati scrutinati circa l’80% delle schede.

Gli altri seggi sono stati spartiti tra il Partito comunista (14 seggi) e Just Russia, partito di centro-sinistra che sembra aver conquistato 4 seggi. Entrambi i partiti, pur essendo all’opposizione, sono stati accusati da molti di essere controllati dal Cremlino.

Tre seggi sono invece andati a Yabloko, un piccolo partito liberale, il cui leader Sergei Mitrokhin era stato inizialmente tra i candidati messi al bando. Un tribunale di Mosca gli ha però dato ragione, permettendogli di presentarsi alle elezioni e rendendo Yabloko il primo partito di reale opposizione ad entrare a far parte della Duma moscovita dagli anni ’90.

Secondo i pronostici, partiti liberali vicini al leader dell’opposizione Alexei Navalny avrebbero vinto 9 seggi e per questo gli è stato impedito di presentarsi alle elezioni.

Come in Turchia, più della repressione politica sembra essere stata la crescente povertà ad aver penalizzato Russia Unita, i cui rappresentanti si sono candidati come indipendenti per prendere le distanze dal partito sempre più impopolare.

Nonostante le accuse avanzate a carico di Russia Unita di aver interferito a suo favore con le elezioni, Alexei Shaposhnikov, presidente della Duma di Mosca e Andrei Metelsky, leader della sezione moscovita di Russia Unita hanno entrambi perso ai loro seggi.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti