Mattarella ricorda il piccolo migrante annegato con la pagella scolastica cucita in tasca: «Proteggeva la sua speranza»

All’inaugurazione dell’anno scolastico a L’Aquila il presidente della Repubblica commemora gli studenti morti durante il sisma del 2009

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo a L’Aquila alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico “Tutti a scuola” nel decennale del sisma presso la sede provvisoria dell’istituto comprensivo “Mariele Ventre”, ha richiamato la politica a un maggior senso di responsabilità soprattutto nei confronti di popolazioni colpite dai terremoti.


«Le pubbliche istituzioni – ha detto – sono tenute a sostenere la ricostruzione e devono rispettare gli impegni presi anche con le altre comunità colpite dal sisma negli anni recenti. In ricordo degli studenti morti nel terremoto dell’Aquila di dieci anni fa avvertiamo forte la responsabilità di assicurare una scuola di alto livello formativo. Agli studenti e agli insegnanti va garantita ovunque la massima cura per la sicurezza degli edifici».


«La scuola per tutti è una grande conquista democratica, iscritta nella nostra Costituzione – ha spiegato davanti a mille studenti in rappresentanza di 350 istituti di tutta Italia – La scuola è levatrice di libertà. Proprio il suo carattere universale e la visione unitaria dell’impegno educativo costituiscono gli anticorpi dell’omologazione e della prepotenza. Per questo non possiamo rassegnarci a discriminazioni che derivano da diversità di ceti sociali o da svantaggiate condizioni economiche».

Infine un pensiero al piccolo migrante annegato con la pagella cucina nella tasca dei suoi vestiti: «I ragazzi hanno diritto di sperare che i loro progetti migliori potranno realizzarsi. La scuola è il terreno dove coltivare questi progetti, e farli crescere. Il pensiero corre a quel ragazzino di quattordici anni, che veniva dal Mali, che aveva attraversato il deserto ed è annegato in un naufragio nel Mediterraneo. Quando ne hanno ritrovato il corpo, si è scoperto che aveva cucito, nel vestito, la sua pagella. La proteggeva come la sua carta di identità, e la sua speranza».

Foto copertina: Twitter – @Quirinale

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